Azionario tech, non ripetere gli errori di 10 anni fa
Indipendentemente dalla fase di rallentamento economico le prospettive di crescita dei principali titoli tecnologici non ne risentiranno in misura significativa
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“Le dichiarazioni chiaramente più accomodanti rilasciate dal presidente della Fed all’inizio del mese hanno permesso ai mercati azionari di chiudere la scorsa settimana in territorio ampiamente positivo. Jerome Powell ha lasciato intendere che il numero di rialzi dei tassi nel 2019 potrebbe rivelarsi inferiore alle recenti previsioni dei membri del FOMC”. Olivier De Berranger, chief investment officer di La Financière de l’Echiquier, mette in guardia dalla eccessiva euforia che ha contagiato recentemente i mercati.
“Tuttavia – sottolinea l’analista – l’andamento positivo dei mercati non è stato sostenuto dalla sola politica monetaria. Mentre gli esponenti di entrambe le parti si incontravano a Pechino, la speranza di un prossimo accordo commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti generava nuovo appetito per il rischio. Nonostante però i tweet positivi di Donald Trump e l’ottimismo dei diplomatici americani, che affermavano per il tramite del sottosegretario al Commercio Ted McKinney che le trattative ‘erano andate bene’, manteniamo una certa cautela”.
Per questo “di fronte a un inizio un po’ euforico del nuovo anno sui mercati azionari è meglio rimanere prudenti tenendo conto dei primi risultati aziendali che saranno pubblicati negli Stati Uniti alla fine di questa settimana. Se la flessione dei prezzi ha riportato le valorizzazioni su livelli più ragionevoli, le delusioni riferite ai risultati aziendali le porterebbero meccanicamente a crescere e toglierebbero agli investitori la giustificazione della valorizzazione per spiegare un ritrovato interesse per le azioni”.
“Dopo il warning sui risultati di Apple e a fronte di previsioni di crescita degli utili negli Stati Uniti riviste al ribasso per il 2019 – conclude De Berranger – il rischio di sorprese negative sembra essere maggiore. Ancora una volta, quindi, prudenza”.