Cina, il primo pericolo per gli investitori
La spesa al consumo, la produzione, la crescita del credito e il mercato immobiliare stanno tutti mostrando segnali di debolezza con l’avvicinarsi del nuovo anno
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“Spesso i buoni propositi per il nuovo anno sono l’occasione ideale per iniziare a riempire una pagina bianca, anche se non è poi così semplice in ambito economico e di mercati! Il 2019 si apre, infatti, in preda agli stessi dubbi che hanno contraddistinto la fine del 2018”. Olivier De Berranger, chief investment officer di La Financière de l’Echiquier, analizza la situazione dei mercati, in questo scorcio di 2019, partendo dalla Cina.
“A Pechino – sottolinea l’analista – i timori di un forte rallentamento della crescita sono sempre più evidenti, rafforzati tra l’altro dalla pubblicazione all’inizio della scorsa settimana di Pmi manifatturieri molto deludenti”.
Tuttavia, “i dubbi relativi all’economia cinese non si fermano alle frontiere dell’Impero di Mezzo. In parte, sono anche responsabili di un altro evento: il primo warning in 15 anni sulle vendite di Apple”.
“La società della Mela – continua l’esperto – ha in effetti rivisto a ribasso i suoi obiettivi di fatturato per il primo trimestre dell’esercizio 2018/2019. Se Tim Cook, Ceo di Apple, ha parlato della saturazione del mercato degli smartphone ha anche ammesso di aver sottostimato il rallentamento dell’economia cinese. Questo profit warning per uno dei giganti della Tech americana, il cui titolo ha ceduto il 10% circa, ha trascinato verso il basso i mercati americani già confrontati con dati macroeconomici deludenti”.
Per l’economista quindi “le molte aree di fragilità rimangono di attualità all’inizio dell’anno. Tuttavia, la scorsa settimana si è chiusa su una notizia positiva: durante un intervento ad Atlanta venerdì scorso, Jerome Powell ha indicato che, se necessario, la Fed sarebbe disposta a modificare la politica di riduzione della dimensione del suo bilancio”.
“Il mercato – conclude De Berranger – aveva sperato in questo annuncio al momento del rialzo dei tassi a dicembre. E’ quindi ipotizzabile una leggera schiarita all’orizzonte?”.