L’italia della consulenza è pronta ai private asset?
Ecco come il mondo della distribuzione si sta attrezzando per trasferire i nuovi concetti legati agli investimenti in economia reale all’investitore finale
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Un modello di business capace di anticipare e interpretare i cambiamenti in atto in un mercato in costante evoluzione e ambiziosi obiettivi di crescita nel medio periodo da perseguire anche grazie all’adozione di un nuovo paradigma di servizio, quello della consulenza evoluta. E’ la ricetta targata IWBank, che il direttore generale, Dario Di Muro, ha illustrato aprendo a Milano la convention nazionale Smart-IWBankers in Action davanti ai circa 700 consulenti finanziari e 300 dipendenti della banca del Gruppo Ubi Banca attiva nell’offerta di prodotti e servizi di consulenza, trading e online banking.
“Con la convention di oggi, che ha natura fondativa, fissiamo i valori che ispirano il nostro operato, riassunti dall’acronimo SMART (Sostenibilità, Metodo, Ambizione, Risultati, Trasparenza), e alla base dei nostri piani di sviluppo futuro. Dopo un 2019 che si è chiuso con tutti i principali indicatori economici in decisa crescita, oggi possiamo affermare con decisione che IWBank è riconosciuta come una delle realtà più dinamiche ed attrattive nell’attuale scenario competitivo”, ha sottolineato Di Muro.
E gli obiettivi di breve termine sono ambiziosi. Mentre sul fronte delle masse gestite, dai circa 13 miliardi stimati a fine 2019, si punta a raggiungere i 20 miliardi di masse, per quanto riguarda la rete dei consulenti finanziari, l’asticella è stata fissata a 1.000 unità, dalle circa 700 attuali.
Sullo sfondo di un contesto di mercato che si rivela sempre più sfidante sotto il profilo normativo e tecnologico, la banca punta a farsi interprete delle mutevoli esigenze di una clientela alla costante ricerca di forme di consulenza estese e personalizzate, attraverso il lancio di IWProAdvice. Una piattaforma tecnologica all’avanguardia, presentata in anteprima alla convention, che dà accesso a un nuovo modello di servizio, consentendo ai professionisti di IWBank di allargare il proprio raggio di azione agli ambiti extra-finanziari del patrimonio del cliente, quali proprietà immobiliari e gestione dei passaggi successori.
Il lancio della consulenza evoluta segna il passaggio da una remunerazione basata sul prodotto a una imperniata sul servizio offerto e rappresenta solo l’ultimo tassello di un modello di business vincente soprattutto in era Mifid II, grazie a una piattaforma in reale architettura aperta su ogni prodotto, dall’offerta di fondi comuni – con circa 6.000 fondi di 50 case di gestione – all’ambito assicurativo vita con la presenza di tre partner principali, fino al settore dei certificati, con l’offerta di cinque emittenti.
Lo sviluppo di IWProAdvice è stato reso possibile grazie all’appartenenza a una delle principali realtà bancarie italiane, com’è il Gruppo Ubi Banca, e alla messa in campo di significativi investimenti sul fronte tecnologico. Tale servizio innesca altresì importanti sinergie con le strutture di Investment Banking della Capogruppo, consentendo a IWBank di mettere a disposizione del cliente servizi evoluti di Corporate Advisory quali M&A, Private Equity, Trust e successori.
“Ci tengo a sottolineare che l’ampiezza in termini di offerta che ci contraddistingue richiede una costante attenzione alla formazione dei consulenti finanziari, a cui diamo il massimo valore possibile alla luce del ruolo strategico ricoperto anche in ottica di ulteriore sviluppo della rete. Se nel 2019 il focus è stato sull’evoluzione del modello di business nell’ambito di un vasto programma di change management, nel 2020 continueremo a garantire ai nostri IWBanker l’accesso non solo a programmi di alta formazione accademica, ma anche ad eventi esperienziali di alto profilo presso alcune delle realtà internazionali pioniere del cambiamento nei rispettivi ambiti”, ha concluso Di Muro.