Alcune di loro in dieci anni hanno quintuplicato il loro valore: sono le piccole e medie imprese italiane quotate in Borsa. Schena, capo degli investimenti di Symphonia Sgr, ci spiega le caratteristiche del successo di questo segmento
Massimiliano Schena, chief investment officer di Symphonia Sgr
La scelta di focalizzarsi sul segmento Star della Borsa Italiana è sicuramente stata, in questi anni, premiante.
Negli ultimi dieci anni l’indice delle società a media capitalizzazione e alti requisiti ha sovraperformato quello principale di oltre il 100%, restituendo un valore più che triplo a chi ha puntato su di esso. Ecco perché i fondi d’investimento specializzati su questo segmento si sono moltiplicati nel corso degli anni così come le iniziative a sostegno della piccola e media imprenditoria italiana.
Piccole in termini di capitalizzazione, ma con un fatturato globale e ben diversificato, le società small e mid di Piazza Affari hanno meglio tenuto anche nel corso della crisi nera di questo primo e secondo trimestre dell’anno, dovuta alla pandemia. Come è stato possibile? Ne abbiamo parlato con Massimiliano Schena, chief investment officer di Symphonia Sgr.
Quali sono le principali differenze fra lo STAR e il FTSE Mib?
Al di là delle dimensioni delle società, la principale differenza tra i due indici risiede nella composizione settoriale, elemento che spiega anche una parte significativa della differenza di performance. L’indice FTSE Mib si caratterizza per un peso rilevante dei finanziari e delle utilities (insieme rappresentano più del 50% dell’indice), mentre questi due settori hanno un peso contenuto sul FTSE Italia STAR. Per contro, il FTSE Italia STAR presenta un elevato peso dei settori industriale, healthcare e tecnologico (complessivamente circa il 75% dell’indice), che invece hanno una limitata incidenza sul paniere del FTSE Mib. L’indice Star è quindi esposto a settori a maggior crescita e meno sensibile alle variabili che hanno fortemente impattato la performance dei titoli finanziari negli ultimi anni. Inoltre, le società presenti nell’indice devono infine rispettare caratteristiche ed impegni piuttosto vincolanti, in particolare requisiti di trasparenza, liquidità del titolo e corporate governance, tutti elementi che garantiscono un’elevata solidità dell’indice.
In termini di valutazioni, oggi le società dello STAR sono attraenti?
L’indice FTSE Italia STAR presenta multipli valutativi più elevati rispetto all’indice FTSE Mib. Se si prende a riferimento il 2021 il FTSE Mib evidenzia un P/E di 13.8x contro un multiplo di 17.2x del FTSE Italia STAR. A questo riguardo è però necessaria una considerazione: i multipli più elevati delle società del FTSE Italia STAR sono la conseguenza di un profilo di crescita degli utili decisamente migliore di quelle del FTSE Mib. Questo aspetto trova conferma sia nei dati consuntivi sia nelle stime prospettiche. Le società del FTSE Italia STAR si caratterizzano anche per maggiori livelli di redditività del capitale, che spiega una sensibile differenza di valutazione tra i due indici in termini di P/BV: 1.0x per il FTSE Mib a fronte di un 1.6x per il FTSE Italia STAR. Ovviamente, sui livelli valutativi dei due indici incide anche in misura sensibile la composizione settoriale. Il forte peso del settore bancario riduce infatti sensibilmente i multipli del FTSE Mib, ma va tenuto presente che le basse valutazioni delle banche hanno precise motivazioni. Da un lato le modeste prospettive reddituali in un contesto di tassi di interesse particolarmente bassi, dall’altro il forte impatto sui bilanci delle sofferenze sui crediti.
Quali sono le storie di maggior successo presenti nel vostro portafoglio, vale a dire le posizioni in titoli da cui avete estratto maggior valore dal momento del vostro ingresso?
In generale il contributo maggiore è giunto da titoli healthcare, info-tech ed industriali. Lo stile growth ed in particolare i settori healthcare e info-tech, hanno dimostrato di essere maggiormente resilienti durante la fase di bear market, che ha caratterizzato il primo trimestre dell’anno, ma sono stati anche i settori che hanno partecipato con maggiore vigore alla fase di recupero nel secondo trimestre. Il primo beneficia degli ingenti investimenti pubblici per fronteggiare l’emergenza della pandemia per lo sviluppo e l’ammodernamento del sistema sanitario, il secondo rappresenta un trend inarrestabile che guiderà i consumi nel prossimo futuro.
Le aziende dello STAR come hanno reagito alla crisi Covid?
La crisi economica conseguente all’epidemia di Covid 19 ha avuto impatti molto diversi tra le varie società dell’indice e l’elemento discriminante è stata l’esposizione settoriale. A titolo di esempio, società esposte al settore della ristorazione, pur essendo società di elevata qualità sia sul fronte operativo/industriale che relativamente alle grandezze economico-finanziarie, sono state particolarmente penalizzate. Altre società particolarmente impattate dal contesto Covid sono state quelle legate al settore aeroportuale. Tuttavia, riteniamo che proprio la qualità delle società che compongono il FTSE Italia STAR sia un elemento di garanzia per la capacità delle stesse di sopravvivere ad una fase complicata come quella attuale.
Quale può essere il ruolo delle Sgr nel rilancio dell’ambiente imprenditoriale dopo Covid?
Sia nel contesto di una crisi economica come quella conseguente all’epidemia di Covid 19 che più in generale in uno scenario congiunturale ordinario, il ruolo di una Sgr come Symphonia che dedica una particolare attenzione al segmento delle piccole-medie imprese del nostro paese, è fondamentale per indirizzare il risparmio verso l’economia reale del paese. Il sistema produttivo italiano è caratterizzato da piccole e medie società di elevata eccellenza, che possono rappresentare un’ottima opportunità di investimento grazie al contributo di un gestore specializzato con un lungo e consolidato track-record di successo come la nostra Sgr. A ulteriore conferma della propria vicinanza al mondo imprenditoriale italiano, Symphonia ha inoltre lanciato una specifica iniziativa a sostegno degli imprenditori italiani del futuro, partecipando con un Premio Speciale al Premio Gaetano Marzotto, noto premio a livello nazionale giunto ormai alla decima edizione, rivolto a nuove idee imprenditoriali ad alto contenuto di innovazione.
Una filosofia più che una strategia d’investimento che vale ancor di più oggi durante l’emergenza. L’asset manager spiega come e dove trovare valore al giusto prezzo a Piazza Affari