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Un viaggio, l’università dei figli, le spese per ristrutturare casa: un obiettivo concreto fa aumentare tasso di risparmio e soddisfazione del risparmiatore. Donne e anziani più propensi a raggiungere i traguardi
Investire per obiettivi: la pietra miliare delle tecniche di financial planning arrivate in Italia sul finire degli anni ’90 e oggi ancora uno dei capisaldi del modo di pensare ed agire degli investitori italiani, soprattutto se giovani e amanti della tecnologia.
Lo rivela uno studio intitolato “There’s an App for That: Goal-Setting and Saving in the FinTech Era”, condotto da University of Melbourne e Georgetown University, in collaborazione con Gimme5, la soluzione digitale l’investimento in fondi comuni attraverso lo smartphone. I team di ricerca che hanno lavorato sul progetto evidenziano come il goal setting incrementi la propensione e l’effettivo tasso di risparmio.
L’indagine, condotta in forma completamente anonima su 47.643 clienti Gimme5, stabilisce che la definizione di obiettivi rappresenta una reale spinta all’azione e che strumenti digitali con funzionalità specifiche possano aiutare l’individuo nel suo proposito.
“Osserviamo in maniera chiara una sorta di ‘toy effect’, che ci si aspetta per questo tipo di soluzioni, ma il punto più interessante è stato verificare con certezza che si mantiene nel tempo questo risparmio differenziale tra chi risparmia con un obiettivo chiaro e chi no”, afferma Antonio Gargano della University of Melbourne.
Una buona pianificazione finanziaria e la costanza nel risparmio, insomma, sono strumenti essenziali per realizzare piccoli e grandi progetti: dalla vacanza dei sogni, all’anticipo per l’acquisto di una casa. L’accantonamento preventivo di denaro consente inoltre di fronteggiare eventuali imprevisti con più serenità. Ma cosa incentiva l’essere umano al risparmio? Quanto può contribuire l’essersi prefissati un obiettivo specifico?
L’indagine delle Università con Gimme5
L’impostazione di obiettivi, rivela lo studio, aumenta il tasso di risparmio degli utenti quasi del doppio. L’adozione della funzionalità porta ad un aumento del 91% dei depositi netti. I clienti risparmiano molto di più nei primi 30 giorni (50 euro in più al mese) successivi all’adozione della funzionalità “obiettivo”. Con il tempo poi, chi ha settato degli obiettivi risparmia almeno 10 euro in più ogni mese.
Il tipo di obiettivo – che si tratti di finanziare attività per il tempo libero, consumi durevoli o altri acquisti – non influisce sui tassi di risparmio differenziale. Tuttavia, gli individui risparmiano di più per gli obiettivi a breve termine e che necessitano di risparmi superiori a 1.000 euro.
Caratteristiche degli obiettivi di risparmio: la maggior parte ha un orizzonte temporale inferiore ad un anno e un importo target minore di 2.500 euro; i risparmi sono investiti in fondi comuni di investimento a basso rischio e non rientrano in categorie specifiche (il 45% degli obiettivi rientra nella categoria generale “Risparmio”).
L’orizzonte temporale associato agli obiettivi “Veicoli”, “Casa” e “Risparmio” è mediamente più lungo di 150 giorni rispetto a quello di “Tempo Libero”, “Viaggi” e “Altro” che hanno una durata media di 300 giorni. L’importo per gli obietti “Veicoli” e “Casa” è solitamente superiore di 4.000 euro rispetto agli altri, che si attestano, in media, sui 2.000 euro. La rischiosità del fondo comune di investimento scelto non varia in modo significativo tra le diverse categorie target. L’importo target e la diversa rischiosità dei veicoli d’investimento sono in relazione positiva con l’orizzonte temporale dell’obiettivo.
“Questo aspetto risulta essere molto interessante e sarà oggetto di ulteriori ricerche e analisi in tal senso”, commenta Alberto Rossi della Georgetown University.
Il raggiungimento degli obiettivi. Circa il 30% degli obiettivi viene raggiunto. La probabilità di raggiungere un obiettivo è correlata negativamente alla specificità dell’obiettivo: gli obiettivi delle categorie “Viaggi”, “Tempo Libero”, “Veicoli” e “Casa” hanno una probabilità di raggiungimento di 10 punti percentuali in meno rispetto alla categoria di risparmio generico. Le donne e gli anziani si dimostrano più propensi a raggiungere il traguardo prefissato.