Risparmio gestito, i temi dell’industria all’attenzione del CNEL
Audizione di Assogestioni al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Focus su sostenibilità, governance e mercati privati
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Il Parlamentino del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha ospitato il primo incontro del ciclo di seminari “Risparmio, mercato dei capitali e governo dell’impresa”, nato dalla collaborazione fra CNEL e Assogestioni.
Finalità dell’iniziativa, espressa in sede di apertura del dibattito sul tema “Consigli di amministrazione e assetti proprietari delle società quotate”, l’approfondimento delle tematiche connesse ai flussi di risparmio, allo sviluppo del mercato dei capitali e al governo delle imprese, con particolare attenzione al ruolo dei consiglieri indipendenti e alla rappresentanza delle minoranze.
“L’impresa di oggi deve essere consapevole del proprio ruolo sociale e deve adottare un approccio sostenibile che non si limiti al rispetto dell’ambiente ma faccia pensare ed agire sentendosi ‘commons’ (bene comune). Una riflessione sul rapporto tra risparmiatori italiani e ‘sostenibilità’ motiverà le imprese ancora restie a intraprendere la strada dell’innovazione per il benessere collettivo”, ha dichiarato Tiziano Treu, presidente del CNEL.
“La sfida ambientale, sociale e tecnologica”, ha aggiunto in sede di introduzione Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, “è il principio trasformativo più importante che riguarda oggi gli investitori istituzionali, tanto per il proprio modello di business quanto nei rapporti con le imprese di cui possiedono partecipazioni”. “Per questo motivo approfondire i temi di governance è fondamentale perché società di gestione del risparmio e imprese possano interagire al meglio per crescere nel lungo periodo in modo sostenibile”, ha completato.
L’importanza dell’engagement investitori-imprese
PierCarlo Padoan, presidente di UniCredit, ha rappresentato nel corso dell’evento l’esperienza della più grande public company italiana, sottolineando come l’assenza di un azionista di riferimento imponga la ricerca di un equilibrio dinamico tra management e Consiglio di amministrazione, a cui è connesso un fondamentale ruolo di sintesi fra obiettivi manageriali e degli azionisti. Perché tale tensione possa configurarsi come una aperta collaborazione in vista di una crescita di lungo periodo dell’impresa è necessaria, ha affermato Padoan, la presenza di “meccanismi di engagement improntati alla molteplicità ed al dialogo continuativo con il mercato”.
“In UniCredit”, ha spiegato, “amministratore delegato e presidente fungono da punto di riferimento. Una chiara politica di engagement è fondamentale nella governance di una public company. Ruoli e procedure devono essere attribuiti in modo preciso e rivolgersi ad una pluralità di investitori. Nella nostra esperienza il confronto avviene in modo fruttuoso in una duplice modalità, tanto one way, acquisendo le considerazioni degli investitori, quanto two ways, attraverso cioè un vero e proprio dialogo”
Il panorama italiano
Il ruolo crescente dei fondi di investimento negli assetti proprietari delle imprese italiane è stato inoltre al centro dell’intervento del professor Emilio Barucci, Ordinario di metodi matematici dell’Economia e delle scienze Attuariali e Finanziarie del Politecnico di Milano e consigliere del CNEL, che ha presentato i risultati della ricerca “Assetti proprietari e corporate governance nel nuovo millennio”. Lo studio ha certificato come negli ultimi dieci anni si sia assistito ad una ricomposizione degli assetti proprietari secondo molteplici direttrici, tra cui l’aumento della quota media del primo azionista e degli azionisti rilevanti (escluso il primo), una diminuzione degli azionisti rilevanti (escluso il primo) ed un aumento della quota di mercato (azionisti sotto il 2%).
Al rilevato trend di maggiore concentrazione della quota media del primo azionista nelle società quotate, in particolare da parte delle appartenenti al FTSE MIB, fa dunque da contrappeso un aumento del numero degli amministratori indipendenti, tra cui quelli eletti nelle liste dei fondi di investimento (passati, come attestano i dati del Comitato dei Gestori, da 34 nel 2011 a 100 nel 2021, per un totale di oltre 250 eletti nel corso del triennio 2019-2021), chiamati a svolgere un ruolo di monitoraggio e stewardship negli organi societari.
Il dialogo regolatori, investitori, imprese
L’evento si è concluso con una tavola rotonda (clicca qui per rivedere il seminario) che ha coinvolto Paolo Ciocca, commissario Consob, Rosalba Casiraghi, presidente di Banca Illimity, Alessandra Stabilini, Vice Presidente di NedCommunity, e Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni. Un panel rappresentativo dello spirito degli incontri seminariali CNEL-Assogestioni che puntano a stimolare un dialogo fra rappresentati delle istituzioni, del mondo finanziario, delle imprese, della politica e delle autorità regolamentari, con inoltre l’apporto scientifico di esperti ed accademici.
Gli spunti emersi durante il seminario saranno ulteriormente approfonditi durante il prossimo appuntamento, che si terrà il 21 ottobre a avrà come titolo “Nuovi scenari della stewardship. Il dialogo tra investitori e consigli di amministrazione”. In quella sede sarà presentato anche l’I-SDX – Italian Shareholder-Director Exchange, volto a incoraggiare buone pratiche di dialogo tra investitori e consigli di amministrazione, contribuendo ad armonizzare gli standard e le prassi in essere. A gennaio 2022, il terzo seminario CNEL-Assogestioni affronterà il tema del necessario rilancio del settore della previdenza complementare .
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