Eurozona, nessuna fiammata per l’inflazione
Gero Jung (Mirabaud Am): “Ci aspettiamo che l’inflazione si muova lateralmente e che la Bce non cambi il proprio orientamento di politica monetaria”
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“Nel ciclo economico in corso, l’inflazione è stata contenuta nonostante l’abbondante immissione di liquidità da parte delle banche centrali. Ma forse alcuni dei classici fattori che hanno mantenuto l’inflazione bassa, ovvero disoccupazione, capacità inutilizzata, mancanza di potere di determinazione dei prezzi e salariale da parte delle imprese, non fanno più da freno”.
Questa è la premessa di Chris Iggo, Cio obbligazionario di Axa Im, che per il futuro spiega come sia “ancora difficile immaginare che questa espansione termini, a fine ciclo, con un’impennata dell’inflazione e della crescita che richiederebbe un forte rialzo dei tassi di interesse. Tuttavia, gli yield e i rendimenti obbligazionari sono così bassi che, in termini reali, possono risentire anche di un modesto incremento dell’inflazione. Sembra opportuno dunque valutare gli effetti che possono avere le obbligazioni inflation-linked su un portafoglio di investimento. Un rialzo anche lieve dell’inflazione inciderebbe sui rendimenti obbligazionari Ho imparato a non aspettarmi un’imminente impennata dell’inflazione”.
Inoltre, spiega l’analista, “le stime economiche di consensus e i breakeven nel mercato delle obbligazioni indicizzate all’inflazione non stanno indicando un aumento dell’inflazione. A me però le obbligazioni inflation-linked piacciono e, come ho sempre detto, meritano un posto nell’ambito di un portafoglio multi-asset o multi-strategia”.
Per l’esperto, in questo momento, “presentano due caratteristiche interessanti. Primo, potrebbero sovraperformare i titoli di Stato tradizionali se ci sarà un rialzo dell’inflazione, considerato che i tassi di breakeven potrebbero salire verso il livello massimo del range in caso di ulteriori rialzi dei salari. Secondo, sono un buon elemento di diversificazione del rischio, considerato che il rendimento complessivo dei titoli inflation-linked presenta una correlazione negativa con l’andamento delle azioni e del credito ad alto beta, come l’high yield e i mercati emergenti”.