Investire in Cina, perché è importante vigilare dall’esterno
La pratica di "revisione" è stata introdotta solo di recente a Pechino. Ma ci sono troppi vincoli, che rendono le procedure meno affidabili
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“Sebbene gli investitori continueranno probabilmente a vedere un peggioramento dei dati economici cinesi nei prossimi mesi, questi dati riflettono il deleveraging in atto in Cina all’inizio del 2018, in vista del riaccendersi delle tensioni commerciali durante l’estate. Da allora, tuttavia, il Paese ha iniziato ad allentare la politica monetaria, fattore che dovrebbe portare a un rimbalzo nei dati economici e negli utili delle imprese andando verso il 2019. Ciò dovrebbe fornire il sollievo tanto necessario agli investitori”. Norman Villamin, chief investment officer private banking and head of asset allocation, di Union Bancaire Privée, spiega che “a livello settoriale ciò dovrebbe andare a vantaggio alle imprese domestiche. Ci aspettiamo che le banche cinesi traggano beneficio dall’allentamento della politica monetaria, con una ripresa ciclica del Roe e degli utili all’inizio del 2019”.
“Nel lungo termine – continua l’analista – tuttavia, privilegiamo l’healthcare, l’istruzione, l’IT/internet tech e i settori orientati al consumo interno. Queste aree non solo saranno meglio protette dal rischio di guerra commerciale diretta, ma gioveranno anche della trasformazione della “new economy” cinese”.
Anche il “settore dell’istruzione è un probabile beneficiario dell’urbanizzazione e dell’aumento dei consumi. Negli ultimi due decenni, la spesa discrezionale per l’istruzione è salita al 56%, mentre la spesa per i beni di prima necessità è scesa al 44% . Questa tendenza secolare avrà ancora più spazio per crescere con l’aumento dei redditi e andrà a beneficio dei fornitori di servizi educativi”.
“Per quanto riguarda la tecnologia – conclude Villamin – ci aspettiamo che la Cina punti in modo ancora più decisivo a sviluppare il settore a livello del mercato interno, soprattutto se la guerra commerciale dovesse persistere. Ciò dovrebbe favorire gli sviluppatori Intelligenza artificiale e di soluzioni FinTech nell’ambito di questo impegno nazionale per accelerare la crescita secolare del settore”.