Morgan Stanley va controcorrente e sfida l’Fmi
Azionario su, bond giù: la banca d’affari Usa indica la via per gli investimenti nel secondo semestre dell’anno: “Abbiamo fiducia in una ripresa a V dell’economia”, scrive il capo economista Ahya
3,30 min
Sara una seconda parte di anno bollente per i rating sovrani globali a causa del crescente indebitamento dei governi per fronteggiare il Covid. Lo scrive S&P Global Ratings nel report “Global Sovereign Rating Trends Midyear 2020: Outlook Bias Turns Negative As Governments Pile On Debt To Face Covid-19” dove porta in evidenza come le prospettive per i rating sovrani globali siano negative a causa del ricorso dei governi al debito per fronteggiare la pandemia.
Dal 10 marzo scorso l’Agenzia ha rivisto 117 rating, ovvero l’87% del totale dei sovrani valutati dai suoi analisti. Di questo numero, gli esperti di S&P hanno confermato i rating su quasi il 60% dei sovrani che, declassato il 18% e rivisto l’outlook in negativo per il 15%.
Nei prossimi sei mesi, le prospettive globali per i rating sovrani sono stabile con una tendenza negativa e un numero di downgrade attesi che supera di 24 unità quello degli upgrade attesi.
La proiezione è stata effettuata tenendo conto “del netto calo dell’attività economica conseguenti alle misure messe in atto per rallentare la diffusione del coronavirus”, spiega il report. Secondo la società i governi hanno adottato a livello globale massicci stimoli fiscali e monetari, che hanno portato a un forte accumulo di debito sovrano e all’espansione dei bilanci delle banche centrali.
“Mentre prevediamo che la ripresa economica inizierà nel primo trimestre del 2021, il peso del debito sui bilanci pubblici rimarrà elevato per diversi anni a venire”, chiosa lo studio.