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I flussi netti del 1° trimestre 2020 risentono del covid-19. Soffrono i fondi esteri mentre le gestioni collettive di tipo chiuso riportano un dato netto positivo. Poste, Pictet AM e UBS AM sul podio della raccolta
Nel primo trimestre 2020 l’industria del risparmio gestito registra deflussi complessivi per 12,07 miliardi di euro. Lo rileva l’ufficio studi Assogestioni nella consueta mappa trimestrale della raccolta.
I deflussi hanno riguardato principalmente le gestioni collettive di tipo aperto (-12,13 miliardi) mentre i fondi chiusi mostrano un risultato positivo nel trimestre con sottoscrizioni nette per 1,24 miliardi.

Fonte: Assogestioni
Il dettaglio dei fondi aperti testimonia la preferenza dei risparmiatori italiani nel trimestre per i fondi monetari (+8,2 miliardi) e per i bilanciati (+755 miliardi). Al contrario, le categorie che hanno subito più delle altre le pressioni della crisi da coronavirus sono gli obbligazionari (-7,45 miliardi) e i flessibili (-7,51 miliardi).
Italiani vs stranieri
Nel primo trimestre i fondi di diritto italiano si sono mostrati più resilienti con deflussi pari a 2,3 miliardi contro i 9,83 miliardi che i clienti italiani hanno tolto dai fondi di diritto estero, in primis lussemburghesi. Questo differenziale lascia tuttavia intatta la predominanza degli esteri seppur passa dal 77,1 di fine 2019 al 76,9% di fine marzo. La quota dei fondi italiani sale così di qualche decimale, dal 22,9 al 23,1% nel medesimo arco temporale.
Le gestioni individuali
Il bilancio del periodo – condizionato dalle incertezze sui mercati sorte per l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19 – riporta uscite per 1,17 miliardi dalle gestioni individuali.
Fra queste, però, l’ufficio studi Assogestioni censisce risultati netti positivi per le GP retail (408 milioni) mentre sono le GP di prodotti assicurativi che subiscono le pressioni dei riscatti con flussi netti negativi per 1.75 miliardi.
Il dato di raccolta registrato dalle GP, però, risente del trasferimento da parte del Gruppo Credem di un mandato di gestione infragruppo delle polizze assicurative Unit Linked da Euromobiliare AM Sgr a Credemvita. L’operazione comporta l’uscita dal perimetro della rilevazione Assogestioni di circa 3 miliardi di euro, registrati in diminuzione del patrimonio gestito e come raccolta netta negativa. Il fenomeno non è collegato a disinvestimenti della clientela: le succitate masse restano all’interno del Gruppo Credem.
I dati di patrimonio
A fine marzo il sistema gestisce un patrimonio di oltre 2.140 miliardi di euro. Il 52% delle masse è investito in gestioni di portafoglio, mentre il restante 48% è impiegato in fondi comuni aperti e chiusi (gestioni collettive). A fine 2019 il patrimonio gestito dall’industria era pari a 2.306 miliardi.
Poste, Pictet AM e UBS AM sul podio della raccolta
Fra i singoli gruppi e società di gestione il miglior risultato netto nel primo trimestre è stato messo a segno dal gruppo Poste Italiane (+1,89 miliardi di raccolta netta da inizio anno). Sul secondo e terzo gradino del podio per Pictet Asset Management con flussi netti pari a 1,35 miliardi e UBS Asset Management grazie a flussi pari a 1,12 miliardi.
Trimestre a tinte fosche, invece, per il gruppo Intesa Sanpaolo (-3,9 miliardi), Credito Emiliano (-2,9 miliardi, ma con la precisazione fatta più su in questo articolo) e M&G Investments (-1,74 miliardi).