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A marzo c’è stata tensione, non vero e proprio panico: in tempi di pandemia secolare il sistema del risparmio gestito rimane a galla
Effetto coronavirus sul risparmio gestito: a marzo il dato di raccolta netta del settore ha il segno meno davanti: -8,7 miliardi che portano i deflussi totali da inizio anno a circa 14 miliardi.
A soffrire in particolare sono i fondi aperti con deflussi per 10,8 miliardi. Tengono i fondi chiusi con 282 milioni di raccolta, proseguendo il trend positivo intrapreso da inizio anno.
Mappa mensile, sintesi del mese (marzo 2020)
Fonte: Assogestioni
Rilevazioni che indicano una performance negativa del 6,5% per il settore dell’asset management nel suo complesso (calcolato come variazione percentuale della differenza tra il patrimonio totale di febbraio e quello di marzo, ndr) e del 7,2% per i fondi aperti, nel mese in cui l’indice FTSE MIB ha registrato un calo del 22%, l’MSCI US del 12% e il FTSE MTS – paniere obbligazionario dei titoli di Stato italiani – del 2,6%.
Commentando i deflussi, dall’ufficio studi di Assogestioni si osserva che “non sono poi del tutto estremi: riscatti per poco più di 10 miliardi sono pari all’1% dei circa mille miliardi di asset totali che afferiscono ai fondi aperti”.
Insomma la grande fuga dal gestito, almeno finora, non c’è stata. “A marzo, se pure non abbiamo rilevato panico, di sicuro c’è stata tensione ma il sistema rimane saldamente a galla”, proseguono gli analisti di Assogestioni. Prematuro dunque tracciare la traiettoria del settore per il resto dell’anno: “resta determinante capire come evolverà il dato nei prossimi mesi”.
Focus: patrimonio
A marzo il patrimonio gestito dall’industria registra un calo di 149 miliardi: dai 2.292 del mese precedente ai 2.143 di marzo.
La quota investita nei mandati, pari al 52% del patrimonio complessivamente gestito è pari a 1.114 miliardi; la restante parte (48%) è impiegata nelle gestioni collettive (1.028 miliardi, di cui 966 nei fondi aperti e 62 nei fondi chiusi).
Solo a febbraio le gestioni collettive registrano deflussi per -1,1 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio mettono a segno sottoscrizioni nette per 658 milioni.
Focus: fondi aperti
Il dettaglio dei fondi aperti mostra che in territorio positivo c’è solo la macrocategoria dei fondi monetari con afflussi per 6,2 miliardi (in linea con le anticipazioni di MF della raccolta dei consulenti finanziari riuniti in Assoreti).
Tutte le altre categorie sono in contrazione: gli obbligazionari (-8,6 miliardi), gli azionari (-4,1 miliardi) i flessibili (-3,2 miliardi) i bilanciati (-1 miliardo) e gli hedge (-18 milioni). Dei deflussi risentono in particolare i fondi di diritto estero, che perdono 9,2 miliardi dei 10,8 attribuibili ai fondi aperti.