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L’istituto vede il Pil 2021 a +3,7%, a fronte di un +5,3% globale. E lancia un piano da 50 miliardi per le pmi. De Felice: “Aumentare gli investimenti e puntare sul green”
L’Italia dovrebbe crescere quest’anno del 3,7%, dopo il tracollo dell’8,9% registrato nel 2020, con un primo semestre piatto, un terzo trimestre a +1,2% e un quarto a +1,5%. È la previsione della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, illustrata nel corso della presentazione del programma Motore Italia dal capo economista Gregorio De Felice, che vede la crescita globale del Pil al 5,3% nel 2021, dal -4,1% dell’anno scorso, con un ruolo trainante di Asia e Stati Uniti.
Ma l’Italia ha una marcia in più che potrebbe accelerare la ripartenza dell’economia: il risparmio. Per De Felice, infatti, il Paese potrà contare sull’extra risparmio realizzato dalle famiglie nel 2020, che se venisse speso “si tradurrebbe in 80 miliardi di consumi, pari al 5% del Pil”. Lo scorso anno anche le imprese hanno frenato gli investimenti e accumulato liquidità con un afflusso di 80 miliardi nei conti correnti (contro i 20 miliardi del 2019): fondi che potranno ora essere utilizzati per rilanciare la ripresa.
Ci sono poi, a detta dell’economista, quattro importanti fattori che, rispetto ad altre crisi, fanno prevedere una ripresa più rapida: “la presenza dei vaccini, le politiche economiche che sono state indirizzate nella direzione giusta, sia in campo monetario che fiscale, il fatto che la recessione questa volta non ha provocato un’ondata di fallimenti come successe con la grande crisi finanziaria del 2008 e il livello degli spread, che sono oggi inferiori alla situazione pre Covid”.
Naturalmente, i problemi non mancano. E per De Felice possono essere sintetizzati con la parola “divergenze”: forti divergenze nella somministrazione dei vaccini, divergenze in termini di fasce di popolazione più colpite dall’impatto della pandemia e divergenze nell’intensità della ripresa dovute a problemi strutturali precedenti alla pandemia.
Quanto alle imprese italiane, il capo economista di Intesa Sanpaolo sottolinea che la leva finanziaria è salita meno di quanto accadde con la crisi del 2011. In termini di recupero del fatturato, sono ben posizionate le filiere del farmaco e dell’alimentare, insieme ai servizi avanzati. È atteso inoltre, secondo le previsioni presentate da De Felice, un buon recupero per il settore delle costruzioni grazie all’ecobonus.
Le misure di policy hanno poi ridotto il fabbisogno di liquidità e fatto decollare i prestiti alle imprese: nel corso del 2020 il flusso netto di prestiti alle società non-finanziarie è stato pari a 63 miliardi, sostenuto dai prestiti con garanzia pubblica. Un reale cambio di passo sarà però possibile, a detta dell’economista, solo aumentando il livello degli investimenti, soprattutto immateriali, recuperando il gap che si è accumulato nell’ultimo decennio. È necessario investire “sul green e sul digitale. È in continua crescita la domanda di investimenti che tengano conto dei fattori ambientali, sociali e di governance”, afferma De Felice. I fondi d’investimento sostenibili, a livello globale, hanno raggiunto asset totali per un controvalore pari a 1.000 miliardi di dollari e sono cresciuti del 35% rispetto a fine dicembre 2019.
Da Intesa un piano da 50 miliardi per finanziare il rilancio delle pmi
Intanto l’istituto guidato da Carlo Messina scende in campo per favorire la ripartenza del Paese e lancia ‘Motore Italia’, un nuovo piano da 50 miliardi di euro di nuovo credito in favore delle piccole e medie imprese per la liquidità e investimenti nella transizione sostenibile e digitale. Il progetto di finanziamenti e iniziative ha l’obiettivo di consentire alle piccole e medie imprese italiane di superare la fase di difficoltà provocata dalla crisi generata dalla pandemia e rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo e crescita.
La misura fondamentale di ‘Motore Italia’ prevede nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le piccole e medie imprese al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan). Per agevolare al massimo il coinvolgimento delle imprese potenzialmente interessate ai contenuti di ‘Motore Italia’, Intesa Sanpaolo avvierà nei prossimi giorni un roadshow territoriale che punta a condividere proprio con le pmi i contenuti delle operazioni proposte.
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