Bce: “Ripresa a rischio: il Recovery Fund è vitale”
Per Francoforte gli investimenti del Ngeu avranno un ruolo primario nel post-Covid. Intanto nel quarto trimestre si rischia un altro calo del Pil. “Pronti ad adeguare strumenti”
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Mantenere le misure di stimolo fino al 2022 e ratificare “al più presto” il Recovery Fund. Sono queste, secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde, le due azioni principali da mettere in campo per vincere la guerra contro il Covid-19 sul fronte economico. E così, per l’ennesima volta, la numero uno dell’Eurotower è tornata ad incalzare gli Stati dell’Eurozona perché non perdano tempo, garantendo loro, come sempre, il pieno sostegno di Francoforte.
“È interesse di tutti muoversi in fretta per permettere lo stanziamento dei fondi Ue messi in campo per combattere gli effetti della pandemia – ha avvertito -. Ai singoli membri dico pertanto di completare i piani e di non rallentare il processo perché la pandemia sta accelerando”.
E proprio perché il Covid fa ancora tanta paura, e gli effetti delle vaccinazioni si inizieranno a vedere nella seconda metà dell’anno, i governi non devono commettere l’errore di ritirare troppo presto i programmi di stimolo, ma devono anzi mantenerli “per tutto il 2021 e forse anche nel 2022”. Stimoli e fondi servono ancora di più, a detta della presidente Bce, alla luce del fatto che alcune delle restrizioni potrebbero rimanere in vigore fino alla seconda metà dell’anno: è insomma necessario impedire che la pandemia provochi danni permanenti al sistema economico.
A differenza di quanto avvenuto in occasione della Grande Crisi Finanziaria del 2008, l’Europa stavolta ha saputo reagire tempestivamente e la sua risposta è stata “impressionante”, secondo Lagarde, che ha lodato in particolare la velocità con cui sono state messe in campo misure di stimolo e il fatto che per la prima volta è stato accettato il principio di un’emissione di debito a livello comunitario per aiutare i paesi più colpiti dalla pandemia. Quanto alle differenze nella risposta fra Paesi, quelli con maggiore spazio fiscale, come la Germania, hanno potuto spendere di più, ma anche l’Italia ha speso molto perché è stata colpita prima e duramente.
Lagarde, che ha rivelato di aver acquistato durante il lockdown una cyclette per fare ginnastica in casa “e far funzionare il cervello”, ha anche parlato dell’azione della Bce: “All’inizio ci abbiamo messo un pochino di tempo per aggiustarla, ma poi siamo stati ‘fast and furious’”, ha rivendicato. E sul Pepp, il Qe pandemico, è tornata a ribadire che si tratta di uno strumento flessibile. “Se necessario la sua dotazione sarà utilizzata per intero e potenziate, oppure potrebbe non essere usata per intero”, ha chiarito. Rassicurazioni sono arrivate anche sul fronte dell’inflazione dell’Area euro: “Al momento di sicuro non ci sono timori”.
Infine, tra le priorità c’è quella dell’ambiente. “Dobbiamo considerare il tema del cambiamento climatico nella nostra politica monetaria”, ha concluso la presidente della Bce. “Forse non ci riuscirò” a farlo diventare un tema ma “voglio provarci, è un obiettivo ambizioso”.
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