Ray Dalio: “È da pazzi tenere cash e obbligazioni”
La leggenda degli hedge Usa mette in guardia gli investitori: il mercato dei bond è vicino al picco. Lo scoppio della bolla potrebbe essere “traumatico per i mercati, il capitalismo e le economie”
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Fra una settimana conosceremo i dati sull’inflazione di aprile. Intanto però le indicazioni giunte dai prezzi alla produzione e al consumo di Usa ed Europa nei mesi precedenti lasciano intravedere una insperata accelerazione.
Secondo Google Trends, il termine inflazione non è mai stato ricercato così spesso nel motore di ricerca negli Stati Uniti e, tra i gestori di fondi, l’inflazione ha addirittura sostituito il coronavirus come principale rischio per i mercati finanziari, come ha dimostrato il Global Fund Manager Survey di Bank of America (16 marzo 2021).
“I timori emergenti sull’inflazione sono riflessi nei prezzi degli strumenti finanziari. Negli Stati Uniti, ad esempio, la previsione di inflazione a cinque anni è passata dallo 0,17% di marzo 2020 al 2,6%. Questo è il livello più alto dal 2008; il valore è anche ben al di sopra della media storica (dal 2002) dell’1,8% e del target del 2% fissato dalla Fed. Le previsioni d’inflazione sono aumentate anche in altre parti del mondo, ma non così tanto come negli Stati Uniti”, spiega Nicola Grass, senior portfolio manager multi-asset di Swisscanto Invest.
Ma ci sono anche esperti che non la pensano così. “A causa di fattori provenienti da forze strutturali e da un crescente squilibrio risparmio-investimento, prevediamo che l’inflazione rimarrà debole, con un picco del livello dei prezzi nel secondo trimestre 2021, dopodiché l’inflazione si manterrà contenuta. Le maggiori banche centrali nei paesi avanzati manterranno quindi politiche accomodanti per un periodo di tempo prolungato”, è l’analisi di Andrea Siviero, investment strategist di Ethenea independent Investors.
“Anche se il tasso di inflazione negli Stati Uniti supererà il 3% a causa degli effetti di base in maggio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – ritiene Grass – dovrebbe trattarsi di un picco temporaneo. In previsione di questo sviluppo, abbiamo già gradualmente realizzato dei profitti nelle nostre posizioni tattiche”.
Per Siviero di Ethenea gli investitori income-oriented e chiunque detenga liquidità saranno particolarmente colpiti dall’inflazione e anche i rendimenti degli investimenti a tasso fisso saranno inferiori.
“Nel mercato azionario”, continua, “i settori che possono fornire rendimenti superiori all’inflazione sono quelli che traggono vantaggio da tassi di crescita più elevati o che sono in grado di trasferire l’aumento dei costi ai loro clienti. A beneficiare dell’aumento dell’inflazione ci sono poi i beni reali. Questo vale per le materie prime, ma anche per i prezzi degli immobili e per l’oro”.
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