Debito dei mercati di frontiera, ecco su quali puntare
7 febbraio 2019
di DANIELE RIOSA
1 min
Ruijer (NN IP) “Le prospettive per il 2019 per la Costa d’Avorio sono positive, soprattutto grazie all’interessante valutazione delle sue obbligazioni denominate in euro. Abbiamo anche una posizione overweight verso Pakistan e Argentina”
Marco Ruijer, lead portfolio manager emerging market debt hard currency di NN Investment Partners
“Quest’anno vediamo opportunità significative per il debito dei mercati di frontiera. Con la crescita di iniziative di sviluppo come la China’s Belt and Road Initiative, i mercati di frontiera hanno avuto accesso a nuovi finanziamenti per le infrastrutture, che li posizionano per una forte crescita futura”. Marco Ruijer, lead portfolio manager emerging market debt hard currency di NN Investment Partners, sottolinea che “più del 40% dei mercati di frontiera sta attuando riforme fiscali e strutturali con l’aiuto del Fmi, fattore che riduce il già basso rischio di insolvenza dei titoli sovrani. Gli sviluppi positivi associati a queste riforme si riveleranno probabilmente duraturi. Con i numerosi fattori che sostengono questo universo d’investimento diversificato, riteniamo sia un momento propizio per aumentare le allocazioni al debito dei mercati di frontiera”.
“In ottobre il Fmi – sottolinea l’analista – ha previsto un aumento del disavanzo fiscale dello Zambia nei prossimi cinque anni. Tuttavia, le autorità del Paese stanno lavorando agli sforzi di risanamento di bilancio, con l’obiettivo di stabilizzare le finanze pubbliche e ristabilire così la fiducia degli investitori. Siamo in sovrappeso verso questo Paese perché riteniamo che le finanze pubbliche si stabilizzeranno e lo Zambia raggiungerà un accordo su un programma del Fmi nel 2019, riducendo così il rischio di default”.
“Le prospettive per il 2019 per la Costa d’Avorio – prosegue l’esperto – sono positive, soprattutto grazie all’interessante valutazione delle sue obbligazioni denominate in euro. Abbiamo anche una posizione overweight verso Pakistan e Argentina. Il primo gode di un sostegno significativo da parte dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) e potrebbe ancora introdurre un programma del Fmi”.
“Con valutazioni interessanti e un forte sostegno da parte del Fmi, riteniamo che l’Argentina potrebbe riprendersi nel 2019, a condizione che l’esito delle elezioni presidenziali sia positivo”, conclude Ruijer.
I pericoli all’orizzonte per i mercati emergenti sono ancora molti. Allo stesso tempo, gli investitori obbligazionari in cerca di diversificazione non possono ignorare quest’asset class. Come districarsi tra rischi e opportunità del debito emergente?
Sono poco ricercate, sottovalutate, hanno rating bassi e il profilo di rischio/rendimento relativo dei mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati è favorevole
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio