Equity crowdfunding, diversificare investendo con lo sconto
Scommettendo su questa asset class si hanno benefici fiscali del 40%. Nel 2019 raccolta verso 50 milioni
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Diversificare il portafoglio e ottenere una fonte di rendimento alternativo rispetto alle asset class tradizionali. Sono alcuni dei fattori che stanno favorendo lo sviluppo del crowdfunding immobiliare anche in Italia. Complici i rendimenti ai minimi per i titoli di Stato e gli elevati rischi percepiti sul fronte azionario che spingono gli investitori a cercare nuove strade per ottenere buoni ritorni in portafoglio (dall’8 al 14% lordo annuo), a patto però di essere pronti ad assumersi una certa dose di rischio.
Si tratta di una formula che, da un lato, permette agli investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale, attraverso piattaforme digitali dedicate; dall’altro consente alle aziende di reperire risorse economiche per i propri progetti attraverso via alternative al tradizionale canale bancario. Il crowdfunding si divide a sua volta in equity e lending. Con la prima soluzione l’investitore finanzia il progetto di un’azienda in cambio di quote, diventandone così socio. Mentre nel lending crowdfunding l’investitore eroga credito a una società che ne fa richiesta sulla piattaforma online, per poi vedersi restituire il capitale prestato maggiorato di un tasso di interesse prestabilito.
Il settore ha catalizzato un interesse crescente nell’ultimo periodo. Basti pensare che, secondo i dati di CrowdfundingBuzz, lo scorso anno sono stati finanziati in Italia 182 progetti immobiliari, tra equity e debito, con 65 milioni di euro, contro i 35 milioni del 2019 (+86,5%). La crescita maggiore è stata conseguita dalle piattaforme di lending crowdfunding immobiliare che hanno raccolto complessivamente 36 milioni contro i 18,6 del 2019, finanziando 163 progetti immobiliari rispetto ai 93 dell’anno precedente. Anche l’equity crowdfunding immobiliare ha visto uno sviluppo notevole lo scorso anno: 29,3 milioni contro i 16,5 del 2019 (+77%) per 19 progetti immobiliari finanziati contro 15.
Un successo trainato in primo luogo dagli elevati rendimenti attesi che nel caso del lending crowdfunding possono oscillare dall’8% al
14% lordo su base annua. Mentre i guadagni potenziali per chi investe nel crowdfunding immobiliare equity partono dal 10% lordo annuo a salire. Si tratta inoltre di un investimento che, secondo Maurizio Fraschini, socio dello studio legale e tributario Plusiders ed esperto in real estate e m&a, presenta diversi vantaggi. Tra questi, Fraschini cita la “riduzione delle barriere di ingresso, considerato che l’investimento può essere fatto anche per somme contenute (anche di 500 euro) e la facilità di execution che può essere perfezionata utilizzando anche un semplice smartphone”. Va poi considerato, aggiunge, che generalmente “le opportunità di investimento proposte sono state preventivamente sottoposte a due diligence e approvate a seguito di un processo di valutazione da parte di esperti in materia”. Inoltre, spiega, in questa tipologia di investimenti “vi è una sorta di verifica pubblica costante, considerato che la valutazione dell’operatore e dei risultati è potenzialmente collettiva grazie a un sistema di feedback del web”.
Di contro, però, nel momento in cui si sceglie di puntare su questo strumento occorre considerare anche un certo livello di rischiosità. “L’asset sottostante è infatti costituito da un immobile che potrebbe riscontare difficoltà di rivendita, ove la scelta dell’asset fosse stata errata”, osserva Fraschini. “A ciò si aggiunge il fatto che il ritorno potrebbe essere non immediato poiché è verosimile che una società di nuova costituzione non riesca a produrre utili nel breve periodo”. Un altro rischio è poi legato alla “mancanza di conoscenza specifica del mercato da parte dell’investitore, forse maggiore nelle iniziative di puro equity crowdfunding, mentre nel lending il rischio è concentrato sulla solvibilità del debitore, più verificabile e circoscrivibile”. Infine, conclude, “un pericolo implicito per questo tipo di investimento è legato alla possibilità di essere coinvolti in iniziative illecite o truffe che, nonostante la normativa puntuale e la vigilanza di Consob in Italia, potrebbero essere realizzate attraverso Internet”. Una problematica, quest’ultima, aggirabile scegliendo con attenzione la piattaforma alla quale affidarsi per l’investimento.
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