Monier (Lombard Odier): “Gestiamo la volatilità con un mix di asset di rischio e di protezione”
Il direttore degli investimenti sostiene che il rischio si può contenere “detenendo strumenti altamente liquidi in tutta la gamma di asset class”
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Questo è il momento ideale per le obbligazioni convertibili, sulle quali non a caso negli ultimi tempi si è registrato un boom di emissioni. Il motivo? Sicuramente una prima ragione va ricercata nelle esigenze degli emittenti. Ma anche per gli investitori i bond convertibili possono essere particolarmente interessanti in tempi incerti, alla luce della loro flessibilità e del fatto che combinano il meglio dei due mondi sui quali sono esposti: la sicurezza dell’investimento obbligazionario e le possibilità di rialzo di quello azionario. A spiegarlo a FocusRisparmio è Nancy Scribot Blanchet, fund manager del fondo OFI RS European Convertible Bond di Ofi Asset Management.
Abbiamo assistito a un’incredibile ondata di emissioni di obbligazioni convertibili, circa 83 miliardi di dollari, in particolare durante il secondo trimestre 2020. Si pensi che maggio 2020 è stato il singolo mese con più emissioni da oltre 10 anni a questa parte. E, se questo trend continuerà, il 2020 sarà un anno record, quello con più emissioni dal 2007. Le motivazioni di tutto ciò vanno ricercate nelle aziende. Per le più vulnerabili, il bisogno di finanziarsi per tenere in piedi le attività è stato il principale driver, soprattutto nel settore Viaggi e Tempo Libero. Altre società hanno colto l’opportunità per rinforzare i bilanci ed essere pronte per potenziali acquisizioni. Comune a tutte è l’esigenza di ottenere capitali a condizioni attraenti, beneficiando della grande fame degli investitori per questa asset class.
Le obbligazioni convertibili sono un asset class ibrida, a metà tra obbligazioni e azioni. Sono in grado di performare con l’aumento del prezzo di un titolo o di ammortizzare un calo azionario grazie alla correzione automatica del delta (la sensibilità al mercato azionario). Per questo la consideriamo in genere un asset class molto flessibile. Per le emittenti, lanciare un convertible bond è più economico rispetto a un’obbligazione classica, e permette loro di evitare pressioni sul prezzo delle azioni in caso di un aumento di capitale. Dal lato degli investitori, possono finalmente avere il meglio dei due mondi: mantenere il loro investimento attraverso la parte obbligazionaria e ottenere guadagni importanti, persino sovraperformare il mercato azionario, in caso di rally, ma con molta meno volatilità. Grazie alle loro principali caratteristiche, i convertible bond sono particolarmente adatti per scenari volatili e incerti come quello che stiamo vivendo.
L’ atteggiamento delle banche centrali resterà certamente accomodante per molto tempo, con bassi tassi di interesse. La principale conseguenza è un’impennata dell’emissione di debito con sempre maggior diversificazione per gli investitori. D’altro canto, questo comporterà spread creditizi più ristretti, con minore possibilità di performance in questa asset class. Poiché le obbligazioni convertibili non rientrano ancora negli acquisti pianificati da parte delle banche centrali, restano attraenti indipendentemente dai movimenti degli spread creditizi e dai mercati azionari, fintanto che il comportamento del mercato azionario sarà influenzato dalle scelte della Fed e degli altri istituti.
Dopo il recente netto rimbalzo nei mercati azionari, è legittima la tentazione di effettuare prese di beneficio. Ma se pensiamo alle performance potenziali, potrebbe anche essere piuttosto doloroso uscire dal mercato. Per questo, il miglior modo per restare esposti all’azionario, ma allo stesso tempo essere prudenti e limitare le perdite, è puntare sui convertible bond. Grazie alla loro minore volatilità e alla gestione della sensibilità al mercato azionario, permettono agli investitori di navigare attraverso gli alti e i bassi. Perciò, visto il recente picco di volatilità che abbiamo registrato sui titoli azionari, le obbligazioni convertibili appaiono più economiche e possono essere comprate a valutazioni attraenti anche nel caso dei titoli più “sopravvalutati”.
Nel settore delle obbligazioni convertibili, l’area americana era solita performare meglio delle altre grazie al suo alto livello di delta e ai veloci aggiustamenti rispetto ai movimenti di mercato. Tuttavia, gli universi geografici delle obbligazioni convertibili sono molto diversi in termini di comportamento e forniscono idee di investimento interessanti. Nel breve termine, come OFI AM crediamo che le obbligazioni convertibili cinesi siano piuttosto attraenti, soprattutto nel settore finanziario, a causa della nuova regolamentazione stabilita dal governo centrale. Nel medio termine, aziende del settore tecnologico negli USA sembrano poter offrire buone performance, viste le enormi necessità di finanziare la corsa all’adozione del cloud, di strumenti di cybersicurezza e di software. In Europa, evidenziamo in particolare alcune idee nel settore industriale, tenendo conto di considerazioni ESG, e nel retail, soprattutto nel food delivery. Infine, guardando a un orizzonte più ampio, anche le multinazionali dell’healthcare forniscono buone prospettive, grazie a sviluppi innovativi e all’attuale corsa a un vaccino per il Covid-19.