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Nel terzo trimestre il nostro Paese è cresciuto del 16.1%, oltre le stime del governo. Segno più per tutti i comparti. Bene anche Parigi +18.2%, Berlino +8.2% e Madrid +16.7%
La ripresa dell’Eurozona c’è. O meglio, c’era. Lo confermano i dati del Pil del terzo trimestre di Italia, Germania, Francia e Spagna, tutti in netto rialzo e migliori delle attese. Solo che ora gli occhi del mercato, e non solo, guardano soprattutto al futuro, ai nuovi lockdown e alla curva dei contagi che sembra inarrestabile nella sua ascesa.
La sorpresa positiva però c’è stata. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, nel periodo luglio-settembre il nostro prodotto interno lordo ha registrato un deciso rimbalzo del 16,1% rispetto al trimestre precedente chiusosi a -13%. Un risultato superiore alle previsioni del governo, che si aspettava una crescita poco superiore al 13% tale da recuperare il crollo del secondo trimestre, e al consensus che si aggirava tra l’11 e il 12%. Bankitalia aveva recentemente indicato una possibile crescita del 12%, stessa cifra stimata anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio.
Su base annua, rispetto allo stesso periodo del 2019, l’economia tricolore ha invece registrato una contrazione del 4,7%. Da notare che la variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto di tutti i comparti, quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia dell’industria, sia dei servizi, e anche dal lato della domanda vi è stato un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia di quella estera netta. “Il marcato recupero del terzo trimestre riporta il volume del Pil ai livelli registrati nella prima metà del 2015”, ha sottolineato l’Istat.
Con il suo deciso rimbalzo l’Italia ha battuto la Germania, che pure ha superato le attese, il cui prodotto interno lordo nel terzo trimestre è cresciuto dell’8,2% rispetto ai tre mesi precedenti in cui aveva accusato una contrazione del 9,7%. Il governo tedesco ha rivisto leggermente al rialzo le stime della crescita per il 2020: gli esperti si attendono ora un risultato del -5,5%, contro il -5,8% stimato a fine di agosto. “È un tempo difficile, ma siamo determinati a gestirlo secondo il principio della solidarietà con i cittadini e con gli imprenditori”, ha affermato il ministro dell’economia Peter Altmaier.
Meglio di noi, invece, Francia e Spagna. Il Pil francese ha registrato nel terzo trimestre dell’anno un rimbalzo del 18,2% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre su base annua l’economia si è contratta del 4,3%. Ma già oggi, alla luce del nuovo lockdown annunciato dal presidente Macron, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha annunciato una revisione al ribasso delle stime sull’andamento dell’economia nell’intero anno, portandole da -10 a -11%.
Anche Madrid ha messo a segno un rimbalzo oltre le attese. Il dato preliminare è di una crescita del 16,7% rispetto al trimestre precedente, superiore alle stime degli analisti che avevano previsto un +13,5%. Rispetto allo stesso trimestre del 2019, il Pil segna invece una contrazione dell’8,7%.
Quanto al Vecchio Continente, nel terzo trimestre il Pil destagionalizzato è cresciuto del 12,7% nell’area euro e del 12,1% nell’Ue, rispetto al trimestre precedente. Si tratta, come sottolinea l’Eurostat, di gran lunga degli aumenti maggiori dall’inizio delle serie temporali nel 1995 e un rimbalzo rispetto ai cali nel secondo trimestre del 2020, quando il Pil era sceso dell’11,8% nell’area euro e del 11,4% nell’Ue. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, la Francia ha registrato il maggiore aumento rispetto al trimestre precedente, seguita da Spagna e Italia. Lituania (+ 3,7%), Cechia (+ 6,2%) e Lettonia (+ 6,6%) hanno registrato gli aumenti più bassi.
Dati ottimi per tutti, insomma, che però appunto non permettono di festeggiare. I mercati azionari del Vecchio Continente viaggiano infatti senza una direzione precisa, appena sopra la parità, e poco sensibili ai dati del Pil dei diversi Paesi europei. Il focus è infatti già sul quarto trimestre e sugli effetti delle nuove misure di restrizione.
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