Reti, a settembre risparmio gestito pigliatutto
Miglior settembre di sempre. Flussi totali per 2,6 miliardi, di cui il 99,4% al gestito. Nel mese domina Finecobank, il gruppo Fideuram primo da inizio anno
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Per il 2021 dei consulenti finanziari si intravede ormai chiaramente una chiusura col botto. L’ennesima conferma di un anno in cui le Reti hanno macinato record su record arriva infatti dal bilancio Assoreti dei primi nove mesi, archiviati con una raccolta netta totale pari a 40,9 miliardi di euro e volumi di raccolta in aumento del 32,3% rispetto all’anno precedente. Il motore si conferma essere il risparmio gestito che porta a casa 30,5 miliardi, oltre il doppio su base annua (+115,8%), mentre i volumi di raccolta che hanno coinvolto la componente amministrata del portafoglio sono positivi per 10,4 miliardi di euro, seppure in contrazione del 38% rispetto al 2020.
Quasi inevitabile dunque l’aggiornamento del nuovo massimo storico del patrimonio, con la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle Reti che a fine settembre tocca un valore equivalente a circa 757 miliardi di euro, in aumento del 20,1%. La componente gestita del portafoglio (534 miliardi) aumenta del 20,7% su base annua, mentre la valorizzazione degli strumenti finanziari amministrati (104,8 miliardi) cresce del 26,4% e la liquidità (118,5 miliardi) sale del 12,6%.
Da segnalare che quasi il 30% della raccolta dei nove mesi è stata realizzata nel periodo luglio-settembre, con movimentazioni nette per 12,2 miliardi di euro (+42,7% rispetto al terzo trimestre 2020). Forte la propensione all’investimento in soluzioni del risparmio gestito sulle quali confluiscono risorse nette in crescita (+80,9% sul 2020) e pari a 9,5 miliardi di euro (il 78,5% della raccolta totale), mentre il bilancio complessivo su strumenti finanziari amministrati e depositi è positivo per 2,6 miliardi, risultando così in flessione de 19,4% rispetto al 2020. In crescita anche i nuovi clienti, che da inizio anno sono circa 214 mila in più. Sale così a 4,8 milioni il numero di risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede.
“Le competenze delle Reti e il ruolo che l’industria sta assumendo nel tempo, con performance costantemente positive, rientra in un capitolo portante del nuovo corso del risparmio che è sempre più orientato alla progettualità – sottolinea Paolo Molesini, presidente di Assoreti -. La crescita a doppia cifra del risparmio gestito dalle Reti prosegue, infatti, di pari passo con l’aumento della domanda di consulenza da parte degli italiani, il che è sinonimo di un servizio pienamente coincidente con le aspettative dei clienti e del sistema Paese. Questo connubio, fatto di competenze all’avanguardia, continuo aggiornamento dei consulenti e fiducia, traduce gli effetti di un’industria che sarà sempre più hub di innovazione sostenibile”.
Entrando nel dettaglio dei numeri, per quanto riguarda il gestito la dinamica di crescita dei volumi di raccolta osservata da inizio anno coinvolge tutte le macro-famiglie di prodotto/servizio risultando più robusta nell’osservazione degli organismi di investimento collettivo del risparmio. Le sottoscrizioni nette in Oicr aumentano del 161,6% sul 2020 e raggiungono 12,1 miliardi di euro, concentrandosi in maniera particolarmente rilevante sui fondi comuni aperti di diritto estero; nel terzo trimestre vengono realizzati 3,8 miliardi di raccolta netta (+82,7%). Per le gestioni individuali il bilancio da inizio anno è positivo per 5,2 miliardi di euro, con un aumento del 93,1% rispetto all’anno precedente; tra luglio e settembre la raccolta netta è pari a 1,4 miliardi, risultando in flessione rispetto ai due trimestri precedenti ma in crescita del 57,5% sull’anno. I versamenti netti effettuati sui prodotti assicurativi/previdenziali ammontano a 13,2 miliardi di euro, con una crescita del 93,8% nei tre mesi estivi i premi netti valgono 4,3 miliardi (+88,3%).
Per il risparmio amministrato nei primi nove mesi la raccolta in titoli è pari a 2,6 miliardi di euro, in calo del 67,6% rispetto al 2020. In rosso il bilancio del terzo trimestre (-343 milioni). Da gennaio il flusso netto di liquidità si attesta a 7,8 miliardi con una flessione dell’11,7% sull’anno; tra luglio e settembre il risparmio confluito su conti correnti e depositi è pari a 3 miliardi di euro.
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