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Assosim: Ftse Mib +23% ai massimi dal 2008, Ftse Italia Star +44,70%, miglior risultato della sua storia. Obbligazionario in difficoltà. Fineco in testa nell’azionario, Akros e Intesa nei bond
Quello appena concluso sarà ricordato come una anno d’oro a Piazza Affari. Le politiche accomodanti delle banche centrali e gli interventi dei governi a sostegno dell’economia hanno infatti messo il turbo al listino italiano che archivia il 2021 con numeri da incorniciare. Il Ftse Mib ha guadagnato il 23%, attestandosi a quota 27.347 e segnando il massimo dal 2008, mentre il Ftse Italia Star è arrivato a guadagnare il 44,70%, rispetto alla fine del 2020, raggiungendo quota 64.565, nuovo record storico.
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A certificarlo, il consueto report Assosim, l’Associazione intermediari mercati finanziari, secondo cui è salita anche la volatilità mensile del Ftse Mib che, dal 14,70% del dicembre 2020, dodici mesi dopo si è attestata al 18,60%. Anche il mercato Euronext Growth Milan è riuscito a contrastare gli effetti negativi del Covid realizzando un’ottima performance in termini di volumi e operazioni concluse.
Mercato obbligazionario in difficoltà
Situazione più difficile invece per i mercati obbligazionari. I timori sempre più concreti del cambio di rotta delle Autorità con l’attenuazione/rimozione degli stimoli monetari, la pressione inflazionistica ancora al rialzo e il sempre più probabile anticipo dell’aumento dei tassi hanno pesato sulla performance del reddito fisso precludendo così la possibilità di chiudere l’anno in territorio positivo.
Nel dettaglio, il DomesticMOT chiude con un -22,91% dei controvalori scambiati e un -24,41% del numero delle operazioni; l’EuroMOT, pressoché stabile, con il +0,37% dei controvalori scambiati a fronte di un -4,98% del numero di operazioni; l’ExtraMOT crolla facendo registrare la peggiore performance con un -84,65% dei controvalori e un -92,14% delle operazioni. Ancora in controtendenza il mercato HI-MTF che chiude l’anno 2021 positivamente con un +41,55% dei volumi scambiati e un +12,48% delle operazioni concluse.
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Quanto agli altri mercati, chiudono l’anno con una riduzione di controvalori e operazioni anche SeDeX ed ETFPlus. L’IDEM, con l’eccezione dei Micro Futures sull’indice, degli Stock Futures e delle Stock Option, fa registrare nel complesso una diminuzione dei contratti scambiati.
Fineco in testa nell’azionario, Akros e Intesa nei bond
Dal punto di vista dei protagonisti, cioè guardando alle transazioni poste in essere dalle associate Assosim, Fineco resta la più attiva sui mercati azionari anche nel 2021. Non cambia nulla neppure nell’obbligazionario con la conferma in testa di Banca Akros e Intesa Sanpaolo.
Nel dettaglio dalla classifica azioni si evidenzia la prima posizione di Fineco, con una quota di mercato del 26,08%. Seconda Intesa Sanpaolo con una quota del 13,89% e terza Banca Akros con una quota dell’8,65%. Stesso ordine nella classifica per numero di operazioni con Fineco che ha una quota di mercato del 22,27%, Intesa Sanpaolo del 14,69% e Banca Akros dell’8,82 per cento.
Sui bond la prima posizione è di Banca Akros, con una quota di mercato del 33,04% mentre seconda è Intesa Sanpaolo con una quota di mercato del 17,48%. In terza posizione, Banca Cambiano con una quota di mercato dell’8,99%. In termini di numero di operazioni si invertono le prime due posizioni con Intesa Sanpaolo che evidenzia una quota di mercato del 24,75% e Banca Akros del 24,38%. Cambia invece la terza posizione con Fineco che ha una quota di mercato del 9,84%.
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