Barron (Lgim): “In cinque anni vedo una moria di prodotti indicizzati Esg”
L’idea è esposta nel corso dello Spring investment update della casa di gestione. “Dall’ultimo controllo risulta che vi siano più indici che titoli azionari”
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Un centro di ricerca sulla finanza sostenibile, punto di partenza per guidare il Paese verso una “autentica transizione ecologica”. Con queste parole è stato presentato l’Osservatorio O-Fire (che sta per “Finanza d’impatto e sue ricadute economiche”), nato da una partnership tra l’Università di Milano-Bicocca, Banca Generali e Aifi, l’associazione italiana del private equity, venture capital e private debt. L’obiettivo è infatti quello di realizzare un hub scientifico di riferimento per lo sviluppo e il potenziamento della ricerca universitaria nel settore della green finance, degli investimenti responsabili (Sri) e delle attività improntate ai fattori Esg.
L’accordo tra le tre istituzioni, che avrà una validità di tre anni con possibilità di rinnovo, prevede che i programmi di ricerca teorica e applicata avranno come oggetto di studio le forme di risparmio gestito, cioè i fondi Esg italiani e internazionali distribuiti in Italia, e gli strumenti illiquidi di private equity e private debt nella sfera Esg.
Oltre a delineare le caratteristiche e i principali trend di questi strumenti, l’Osservatorio, la cui presidentessa è Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, analizzerà la loro capacità di finanziare attività environmental, social, governance, creando valore nel lungo periodo per gli investitori. Inoltre approfondirà il contributo, attuale e potenziale, degli investimenti ‘verdi’ al raggiungimento degli obiettivi clima-energia fissati a livello nazionale e sovranazionale.
Dati, informazioni e approfondimenti verranno comunicati attraverso analisi annuali e saranno utilizzati dall’Osservatorio per mettere a punto un indice di settore e analisi (Esg Index), uno strumento in grado di determinare l’andamento complessivo del mercato. Un indicatore che verrà condiviso con la comunità finanziaria nazionale e internazionale.
O-Fire, che come ha anticipato la coordinatrice Lucia Visconti Parisio sarà in grado di pubblicare il primo ‘report’ entro il prossimo autunno, ha anche con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei ricercatori a progetti di ricerca competitivi, organizzare seminari, workshop, convegni e altre iniziative di divulgazione scientifica, favorire collaborazioni con imprese, istituzioni e centri di ricerca e incentivare programmi di formazione.
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