Risparmio, gli italiani si fidano del consulente
L'advisory è uno degli elementi chiave per superare il presente e proiettarsi nel lungo termine. È quanto emerge dalla ricerca “Il Futuro è Oggi”, condotta da IWBank Private Investments
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“I primi Millennials si avvicinano ai 40 anni. Entro il 2020, saranno una generazione di adulti e poiché sostituiranno i Baby Boomers sul posto di lavoro, nei prossimi 10 anni il potere d’acquisto sarà nelle loro mani. Tra la generazione dei Millennial e quelle precedenti ci sono grandi differenze che rappresentano una nuova sfida per il settore del wealth management. Sono nativi digitali che si aspettano opzioni tecnologiche per qualsiasi cosa, dalla comunicazione allo shopping, alla gestione degli investimenti”. Comincia così l’overview di Lombard Odier sui Millennials e sulla sfida che essi rappresentano per il settore del wealth management.
“Un significativo numero di Millennials – prosegue l’analisi – non considera il denaro come l’unico fattore di successo, e attribuisce più valore ai brand che agiscono in modo socialmente responsabile. Ciò non significa che essi non sono interessati al guadagno, ma piuttosto non lo ritengono l’unico fine dei propri investimenti. Hanno a cuore le questioni ambientali e sociali, e si aspettano che le aziende per cui lavorano siano le stesse in cui investono”.
In questo senso “l’attenzione per le questioni Esg è diventata una parte integrante del loro portafoglio: l’indagine di Nuveen del 2018 sugli investimenti responsabili suggerisce che il 92% dei Millennials desidera che tutti i propri investimenti siano responsabili. Le preoccupazioni in materia di sostenibilità che i Millennial evidenziano in tutti i portafogli, costituiranno nei prossimi anni una parte centrale delle strategie di investimento future”.
“Per molti versi, i Millennials benestanti chiedono le stesse cose dei loro genitori quando si tratta di gestire il proprio denaro: rendimenti stabili e a lungo termine che permetteranno loro di trasferire la ricchezza ai futuri figli. Tuttavia, nonostante l’obiettivo sia lo stesso, la nuova generazione richiede ai wealth manager un approccio diverso: più trasparente, digitale e basato sui valori”, concludono gli economisti di Lombard Odier.