Misure Bce non sufficienti per i mercati: ecco cosa dicono i gestori
Il mancato taglio del costo del denaro è un segnale che l'Eurotower non ha più margini di manovra sui tassi. Ecco cosa dicono i gestori sull'intervento di Christine Lagarde
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Sicuri che sia tutta colpa di Christine Lagarde? Mentre tutti danno addosso alla numero uno della Bce per quanto affermato al termine del meeting di politica monetaria di giovedì scorso, Alessandro Tentori, cio Axa Im Italia, prova ad allargare lo sguardo per capire se Francoforte poteva fare di più o diversamente, e chiama a ‘testimoniare’ Mario Draghi.
Due le riflessioni cruciali, secondo l’esperto. “A mio parere ammettere, anche se solo implicitamente, velatamente, fuori contesto ecc, che il tasso di interesse non è uno strumento attualmente a disposizione è uno statement molto forte – evidenzia Tentori -. Nessun banchiere centrale ha mai detto che le opzioni monetarie sono esaurite, nemmeno la Bank of Japan. Sono sicuro che i colleghi di Madame Lagarde faranno in modo di correggere il tiro, come è già successo in passato”.
Ma soprattutto, a detta dell’esperto, non tutta la farina è del sacco della Lagarde. “Non dimentichiamoci, che se la Bce si trova a fronteggiare una probabile recessione con il tasso di interesse a -0.5%, con un sistema bancario frammentato, e con il bilancio già a 40% del Pil dell’Eurozona, beh questo lo dobbiamo a Draghi”, afferma.
Tentori si dice invece molto d’accordo Christine Lagarde quando la presidentessa afferma che necessitiamo di una politica economica sincronizzata. “Politica monetaria, politica macroprudenziale, politica fiscale e politica in generale devono essere allineate per conseguire un risultato efficace e durature in questo momento di crisi economica e sociale”, chiarisce.
Per spiegare ancora meglio la situazione, l’esperto utilizza una metafora: “Immaginate di tornare a essere bambini. Si avvicina il Natale, la tensione sale. L’anno scolastico non è andato particolarmente bene e il timore di non ricevere la giusta dose di regali dilaga. Arriva il grande giorno. Babbo Natale si cala attraverso la canna fumaria, vestito rosso sgargiante. Vi guarda, inspira gonfiando il maestoso petto e vi comunica: ‘Caro bambino, due cose. Primo, io oggi non sono qui a fare regali. Secondo, userò tutti gli strumenti a disposizione per portarti i regali in futuro, ma scordati la slitta con le renne (lo strumento di lavoro primario di Babbo Natale, ndr)’. Saluta con una risata beffarda e risale la canna fumaria, sparendo nella notte boreale”.