Emergenti, come muoversi fra azioni a sconto e bond ad alto rendimento
Gestori e analisti fanno luce su come valutare l’universo dell’indice MSCI Emerging markets e i bond high yield di quest’area d’investimento
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Lo scorso anno, terminato all’insegna della debolezza del dollaro americano, ha rafforzato la convinzione degli investitori internazionali che nel 2021 fosse arrivato il momento di aumentare l’esposizione agli asset asiatici.
Sono tanti i motivi favorevoli ad una scelta in tal senso, a cominciare da quello valutario ma non solo. Infatti, grazie alla firma dell’accordo Rcep (Regional Comprehensive Economic Partnership) da parte di 15 paesi del sud-est asiatico fra cui la Cina, gli analisti si aspettano una crescita del peso dell’area sull’economia globale nei prossimi anni. Come tradurre tutto ciò in rendimento per i portafogli degli investitori?
Ce lo racconta Belinda Liao, portfolio manager del FF Asian Bond Fund di Fidelity International in questa intervista.
Nonostante il contesto di tassi di interesse bassi, la pandemia in corso e le relazioni Cina-USA alle prese con un nuovo Presidente, vediamo che i mercati obbligazionari asiatici si stanno spostando all’interno dei portafogli degli investitori globali dall’allocazione tattica, vista negli ultimi anni, a un posizionamento più strategico. Con la pandemia ancora in corso, i mercati hanno costruito scenari di consenso sulle valutazioni. Qualsiasi cambiamento nelle aspettative di sviluppo del vaccino, nella ripresa economica e nell’inflazione potrebbe portare a nuova volatilità sui mercati. Un rendimento stabile e di alta qualità rimane il nostro obiettivo principale nell’investment grade Asia. Abbiamo selezionato e monitorato attentamente una serie di titoli di credito all’interno delle opportunità offerte dall’investment grade Asia, che mostrano solidi fondamentali e buone prospettive future e che dovrebbero rimanere relativamente resilienti in presenza di volatilità del mercato.
Consideriamo il debito sovrano come parte delle opportunità offerte dal segmento investment grade asiatico. I titoli sovrani e di quelli quasi-sovrani rappresentavano un quarto dell’universo investment grade asiatico. Il nostro processo di investimento inizia dall’allocazione di mercato, passa per la selezione del Paese fino ad arrivare alla selezione del credito. La selezione geografica è un passaggio fondamentale per cercare opportunità selettive sui paesi o per esprimere una posizione di sottopeso. Il settore sovrano e quasi-sovrano offrono una serie di opportunità più ampie per spostare di volta in volta l’allocazione in base alle nostre previsioni, alla selezione dei paesi e alla liquidità del mercato.
La firma dell’accordo Rcep è un passo nella giusta direzione affinché la regione diventi ancora più importante nelle catene di approvvigionamento globali, nonostante l’impatto economico a breve termine sarà probabilmente moderato. Pensiamo rappresenti un segnale relativamente al fatto che l’Asia è ancora molto aperta alle imprese e che è stata in grado di portare avanti la liberalizzazione del commercio nonostante le tensioni geopolitiche. Ma se la Cina ruota verso il mercato interno come parte della doppia circolazione, l’accordo commerciale dimostra che il Paese continua a considerare importante il mercato estero. L’accordo probabilmente aiuterà le catene di fornitura a spostarsi dalla Cina verso il sud-est asiatico, in particolare per quei settori ad alta intensità di manodopera, e accelererà lo sviluppo dell’industria cinese e il passaggio alla catena di valore a livello globale. L’anno scorso l’India ha deciso di uscire dalle discussioni per l’accordo, al fine di proteggere i settori agricoli e industriali nazionali. La porta rimane aperta per l’India, ma il Paese non è stato incluso nell’accordo iniziale, e questo potrebbe avere un impatto sulla crescita del Pil reale nel lungo termine.
Quali sono le aree del credito e I paesi dove individuate maggiori opportunità?
La nostra strategia sull’investment grade asiatico rimane ben diversificata tra regioni e settori. Le valutazioni sono già aumentate molto negli ultimi mesi, ma troviamo ancora spazio per cogliere opportunità in tale comparto, specialmente sul corporate asiatico. All’interno dei range di rating, vediamo più valore nei titoli BBB rispetto alla maggior parte dei crediti AA o A, in quanto sono ora vicini a livelli ridotti storici. Parlando di Paesi, preferiamo Tailandia, Cina e Australia. Ci piace la Tailandia, con un’esposizione chiave ai titoli energetici grazie a fondamentali migliori e valutazioni interessanti. La consideriamo anche una delle prime economie asiatiche con un potenziale miglioramento del rating nel medio termine. La Cina ha controllato relativamente bene il Covid19 ed è relativamente veloce nel recupero delle attività. In Cina, vediamo valore in alcune imprese di qualità a partecipazione statale, società di leasing e settore immobiliare. Vediamo anche un buon valore nei titoli finanziari australiani, in calo nella struttura di capitale sulla scorta di fondamentali solidi e carry interessante.
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