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Flussi per 5,4 miliardi: +40,5% rispetto a gennaio. Oltre il 70% finisce alla componente finanziaria/assicurativa/previdenziale. Frena la liquidità. Tra i gruppi, sempre in testa Fideuram
Un porto sicuro cui affidare i propri risparmi. Si confermano essere questo per gli italiani le Reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede che archiviano anche febbraio con flussi in crescita. Stando infatti ai dati rilevati da Assoreti, il mese scorso la raccolta è stata pari a 5,4 miliardi di euro, in aumento del 40,5% rispetto a gennaio e del 18,2% sul 2021. Nei primi due mesi del 2022 la raccolta ha raggiunto così i 9,2 miliardi, valore superiore del 10,8% rispetto a quanto realizzato nello stesso periodo del 2021.
A far la parte del leone la componente finanziaria/assicurativa/previdenziale del portafoglio, che si aggiudica il 72,7% dei volumi di raccolta e raddoppia rispetto a gennaio (+99% sul mese e +6,8% rispetto all’anno prima). Torna a correre il gestito che nel confronto con gennaio porta a casa investimenti netti per 2,4 miliardi di euro, in aumento del 45,4% (-32,2% sul 2021), mentre i volumi di raccolta sugli strumenti finanziari amministrati, pari a 1,5 miliardi, crescono significativamente sia in termini congiunturali (309 milioni a gennaio) sia in termini tendenziali (114 milioni a febbraio 2021). Frena il flusso netto di liquidità destinato a conti correnti e depositi, che a febbraio è positivo per 1,5 miliardi, il 21,2% in meno rispetto a gennaio e il 64,5% in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
“Stiamo navigando in un periodo molto complesso. Mentre pensavamo di poter lasciare alle spalle l’emergenza sanitaria, la situazione geopolitica mette tutti nuovamente alla prova”, osserva Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione, secondo cui i dati di febbraio offrono per il settore una lettura duplice della solidità del modello delle Reti. “Da un lato, la capacità dei consulenti finanziari delle nostre Associate di seguire con competenza e sensibilità i propri clienti in un momento di grande tensione; dall’altro, la maggiore consapevolezza dei risparmiatori della necessità di avvalersi, specialmente in fasi insidiose, di un servizio di consulenza qualificato che miri ad una protezione attiva dei risparmi nella prospettiva di creare valore”, conclude.
Risparmio gestito
Guardando nel dettaglio i risultati del risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per 718 milioni di euro, valore più che decuplicato rispetto a gennaio ma in contrazione rispetto all’anno precedente (-38,8% a/a). Gli investimenti continuano a privilegiare gli Oicr aperti di diritto estero, con sottoscrizioni nette per 738 milioni; bilancio positivo anche per i fondi chiusi mobiliari (79 milioni) mentre il saldo è negativo sui fondi aperti italiani (-99 milioni). Nel complesso si conferma la decisa concentrazione degli investimenti sulla componente azionaria degli Oicr aperti (985 milioni).
Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 567 milioni (+50,8% m/m; -13,8% a/a); le scelte di investimento tornano a coinvolgere le Gpm (209 milioni). I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali ammontano, nel complesso, a 1,1 miliardi di euro (-8% m/m; -34,7% a/a); si conferma l’orientamento all’investimento in unit linked (469 milioni) e polizze multiramo (510 milioni).
Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, raggiunge, pertanto, 2 miliardi di euro, risultando pari al 51,2% dei volumi totali dell’industria (3,9 miliardi); l’apporto da inizio anno sale, così, a 3,5 miliardi e rappresenta il 38,6% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (9,2 miliardi).
Risparmio amministrato
Quanto al risparmio amministrato, i risultati di raccolta realizzati coinvolgono tutte le principali tipologie di strumento. In particolare il saldo delle movimentazioni è positivo sui certificate (361 milioni), sui titoli di Stato (332 milioni) e sulle azioni (276 milioni).
I player
Passando alle principali società, il risultato migliore di gennaio lo mette a segno ancora una volta il Gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest SIM e IW SIM), con una raccolta complessiva di 1,9 miliardi, di cui 768 milioni al gestito, portando i flussi totali da inizio anno oltre quota 3 miliardi.
Segue Fineco con 856 milioni, di cui 294 al gestito, e quasi un miliardo e mezzo da inizio anno. Chiude il podio il Gruppo Mediolanum con 764 milioni di raccolta (408 il gestito) e oltre 1,2 miliardi nel 2022. A completare la top five, ci sono invece Allianz (507 milioni a febbraio e 1,2 miliardi da gennaio) e Banca Generali (495 milioni nel mese e 979 nel 2022).
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