Azionario value, puntare su un approccio Esg
Simar (NN IP): “In una fase di rallentamento, gli investitori devono concentrarsi su azioni di buona qualità e a basso rischio”
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Dai 25 miliardi di dollari a oltre 400 miliardi nel 2030. La previsione è quella di Larry Fink, numero uno di BlackRock in un’intervista al Financial Times. I criteri ambientali, sociali e di governance diventeranno core in ogni portafoglio, senza che ciò implichi perdite in termini di rendimento. La stessa BlackRock intende diventare la leader assoluta di questo mercato e già detiene un portafoglio di circa 7 miliardi di masse gestite in Etf sostenibili.
E non è un caso che sempre più le società di gestione integrino i criteri di responsabilità nelle proprie strategie o, più in generale, si lancino sul filone della sostenibilità. I motivi sono diversi: dalla ricerca di alternative in un mondo in cui gli investitori fuggono dalle asset class tradizionali, i bond in particolare e nei trend che garantiscono sostenibilità e responsabilità trovano crescite secolari e decorrelate rispetto ai mercati; all’avanzata dei Millenial. Ovvero di una generazione, ormai prossima ai 40 anni, che, secondo un’indagine di Nuveen, nel 92% dei casi desidera che tutti i propri investimenti siano responsabili.
“Le preoccupazioni in materia di sostenibilità che i Millennial evidenziano in tutti i portafogli, costituiranno nei prossimi anni una parte centrale delle strategie di investimento future”, scrive Lombard Odier, secondo cui, nei prossimi tre-cinque anni, saranno proprio questi fattori a guidare i rendimenti. “I cambiamenti climatici, quelli demografici, l’aumento della digitalizzazione sul posto di lavoro e le crescen
ti differenze salariali, hanno portato a una trasformazione dei modelli tradizionali”, continua la boutique svizzera.
Sostenibilità e criteri Esg sono due facce della stessa medaglia. “In tema di sostenibilità, i cambiamenti climatici rimangono la principale sfida per l’uomo, con effetto “terremoto” sui modelli di business. Al tempo stesso, l’aumento delle disuguaglianze costringe a osservare i vari Paesi da una prospettiva top-down, in particolare per chi investe in obbligazioni, mentre la cybersicurezza offre opportunità e rischi di tipo bottom-up – afferma Masja Zandbergen, responsabile dell’integrazione Esg di Robeco – Cambiamenti climatici, disuguaglianze e cybersicurezza sono solo tre esempi dei molti megatrend che, al momento, stanno trasformando il mondo che ci circonda. Gli sviluppi demografici, il lato oscuro dell’urbanizzazione e la polarizzazione della scena politica sono alcuni degli altri megatrend identificati dal World Economic Forum nel 2018. È responsabilità condivisa di governi, società e investitori di tutto il mondo garantire un futuro sostenibile per le generazioni di oggi e di domani. Questi trend mostrano che la sostenibilità non è più un tema di investimento isolato bensì un fenomeno variegato, il cui habitat supera i confini di un paio di industrie, settori e regioni specifiche”.
E dunque i prodotti in offerta si moltiplicano. Per cogliere il lato oscuro dell’urbanizzazione, un’altra società, la svizzera Pictet, di recente ha presentato un comparto dedicato alle SmartCity, che punta proprio sulla capacità delle città “a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rendere sostenibile il megatrend dell’urbanizzazione, attraverso l’uso della tecnologia per gestire in maniera efficiente le risorse disponibili”.
Un’altra recentissima proposta è il Fidelity Funds – Sustainable Water and Waste, un nuovo fondo incentrato sulle opportunità d’investimento sostenibile nei settori della gestione idrica e dei rifiuti. “Sebbene la storia di acqua e rifiuti si perda nella notte dei tempi, le società operanti in questo settore restano relativamente inesplorate dagli investitori – dice il gestore Bertrand Lecourt – Le opportunità di investimento derivanti da questi settori sono trainate dalla sempre maggiore domanda di acqua potabile e servizi igienico-sanitari, oltre che dalla necessità di migliorare la capacità di gestire i rifiuti prodotti da popolazioni sempre più numerose, ricche e urbanizzate. Siamo convinti che questo fondo, grazie al particolare mix di opportunità d’investimento nei settori idrico e dei rifiuti, offra una diversificazione elevata a livello di azioni globali e un significativo potenziale di crescita e slancio al profilo ESG del proprio portafoglio”.
Sarà centrale, nel 2019, essere “sostenibili in un contesto di peggioramento per le imprese”, conclude Charlie Thomas, head of Strategy, Environmental & Sustainability di Jupiter: “Il tema d’investimento dell’economia circolare è un buon esempio di come e perché il 2019 sembrerebbe essere un altro anno decisivo per quanto riguarda le soluzioni alle pressanti sfide sulla sostenibilità in tutti i mercati. Le legittime preoccupazioni, in particolare, sui rifiuti e la plastica continueranno a rimanere al centro dell’attenzione, alimentate da una forte convergenza fra interessi legati alla salute, all’ambiente e ai costi per la comunità. Una nuova strategia sui rifiuti, in via di sviluppo da più di un anno, sembra ora essere pronta ad affrontare il problema alla radice tentando di occuparsi di come i materiali sono progettati, prodotti e utilizzati, oltre che riciclati. Con iniziative del genere, sia in Paesi sviluppati che emergenti, il settore privato sta anticipando un inevitabile mutamento creando opportunità in questo ambito, dal settore degli imballaggi sostenibili alle tecnologie di riciclo. I temi d’investimento in campo sostenibile naturalmente non operano in una “bolla”. La sfida per le imprese operanti in queste aree consisterà nello sfruttare le opportunità di crescita evitando al tempo stesso i rischi associati a un contesto in peggioramento a livello globale”.