Dai Bot ai criteri Esg: il punto su 75 anni di risparmio gestito
Domenica 27 febbraio alle 20:00, su FR|Vision, il secondo episodio di “The Future”. Per ripercorrere con i protagonisti la storia dell’industria italiana e guardare al futuro
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L’intrattenimento incontra il risparmio gestito, esplorando diversi modi di espressione attraverso i quali l’industria può raccontarsi. Uno di questi è The Future, la prima docuserie sull’asset management, che è arrivata quest’anno alla seconda stagione e da oggi disponibile su FR|Vision.
Se nella prima stagione, la docuserie raccontava la genesi del settore, partendo dall’art. 47 della costituzione, e la sua evoluzione nei contesti moderni; la seconda stagione prende in considerazione tre pilastri dell’attuale contesto del risparmio e li sviscera tramite i punti di vista dei protagonisti dell’industria.
“The Future 2 mette in luce la necessità di accrescere le competenze delle persone e, di riflesso, di superare i propri limiti in materia finanziaria”, spiega Jean-Luc Gatti, direttore Comunicazione di Assogestioni, a capo del progetto. “Il linguaggio è ancora più semplificato, per poter parlare a una audience sempre più allargata dell’impegno dell’industria del risparmio gestito a supporto delle famiglie, delle imprese e, in ultima istanza, della società”.
Otto episodi, divisi per tre tematiche: economia reale, investitori istituzionali ed educazione finanziaria. La seconda stagione ha visto ancora una volta la direzione artistica del team di LaBuccia, guidato dalla visione di Riccardo Cioni, regista e fondatore dell’agenzia.
Sono tanti i protagonisti che fanno parte degli otto episodi, dagli esperti di Amundi, Eurizon, Generali Investments, Invesco, Pimco, J.P. Morgan Am e Ubs Am, fino a personalità del calibro di Mario Nava, membro della Commissione Europea, e Nicola Palmarini, direttore NICA (UK National Innovation Centre for Ageing).
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