Koesterich (Blackrock): scommettere sulla ripresa? “Meglio Usa che Europa”
Il portfolio manager del più grande gestore al mondo spiega le ragioni che lo portano a preferire i titoli di Stato americani su quelli del Vecchio continente
7 min
Non solo sell-off. Da qualche giorno sui mercati internazionali si sta assistendo a una graduale ripresa di alcuni settori dopo i violenti crolli, praticamente indiscriminati, delle settimane precedenti dovuti al diffondersi dell’epidemia di coronavirus. Dall’Europa agli Usa, passando per Giappone ed Emergenti, interi comparti e grandi aziende stanno infatti ripartendo. Ad offrire una panoramica dettagliata è Isabelle Carpentier, fund manager international equities di Edmond de Rothschild Asset Management, che ovviamente non manca di segnalare anche i settori che continuano a soffrire riportando consistenti cali degli utili.
Nel Vecchio Continente, come segnala l’esperta, la ripresa del mercato azionario è andata avanti nella speranza di un affievolimento della pandemia e di una graduale conslusione del lockdown. Christine Lagarde ha chiesto una forte risposta fiscale e una solidarietà esemplare, ma i ministri delle finanze dell’Ue non sono riusciti a raggiungere un accordo su un piano di stimolo da 500 miliardi di euro.
“La flessione degli utili in Europa è continuata a ritmo sostenuto – evidenzia la Carpentier – con molte aziende come Diageo, Heineken e CGG che hanno rivisto le politiche di distribuzione dei dividendi e le linee guida per il 2020. Diageo ha anche ritirato il suo programma di buyback; SEB ha ridimensionato i propri obiettivi di vendita like-for-like e di profitto operativo dichiarando di non essere in grado di quantificare l’impatto della crisi. Airbus ha ridotto la produzione di un terzo, poiché sempre più compagnie aeree hanno chiesto di rimandare le consegne degli ordini”.
La sanità è stata tra i settori che hanno resistito, in particolare il segmento Medtechs. Anche la distribuzione ha beneficiato dell’accumulo di scorte da parte delle famiglie americane ed europee, segnala l’esperta, con Ahold Delhaize che ha rilevato un aumento delle vendite nel primo trimestre. “In un comunicato online sui risultati – aggiunge -, Tesco ha spiegato che intendeva ancora utilizzare i proventi di una cessione in Asia per restituire agli azionisti 5 miliardi di sterline in cash attraverso un dividendo bonus. L’Arabia Saudita ha reso pubblico di aver speso un totale di 1 miliardo di euro per l’acquisto di azioni di Total, Shell, Eni ed Equinor dopo il massiccio sell-off.
Molto diversificata anche la situazione negli Stati Uniti. Come evidenzia la Carpentier, nelle ultime sessioni di contrattazione, lo S&P è salito del 10,50% grazie agli enormi rimbalzi messi a segno dai settori più colpiti come i grandi magazzini (+49%) e gli hotel (+35%); solo il retail alimentare è sceso del 3,9%. Grazie a una nuova serie di misure di stimolo e all’ottimismo nei confronti di una riapertura dell’economia, lo S&P500 ha messo a segno un rimbalzo di 23 punti percentuale dal minimo registrato lo scorso 23 marzo. L’auspicio è che le contaminazioni da coronavirus si siano stabilizzate in alcune zone e che il Paese si stia muovendo verso l’allentamento delle misure restrittive, ma la prudenza è ancora d’obbligo.
L’amministrazione Trump ha dichiarato di voler aggiungere altri 250 miliardi di dollari ai 350 già accantonati per aiutare le pmi. Sul fronte politico, Bernie Sanders si è ritirato dalla corsa democratica, lasciando aperta la strada ad un confronto Trump-Biden: Sanders stava perdendo costantemente sostegno, ma non intende abbandonare i dibattiti.
Intanto, il Brent scende a 29 dollari il barile, in calo dell’1,7%, ieri -6,7% di ieri. In attesa dell’entrata in vigore dei tagli da 9,7 milioni di barili decisi dall’Opec Plus, il primo di maggio, c’è da fare i conti con un surplus sempre più ampio: le riserve strategiche degli Stati Uniti dovrebbero essere salite di 13 milioni di barili la scorsa settimana. Inoltre, è emerso che in questi giorni l’Arabia Saudita sta offrendo il suo greggio a forte sconto ai suoi acquirenti dell’area Asia Pacifico. Analisti ed esperti del settore avvertono che la domanda è sotto di almeno 20 milioni di barili al giorno, rispetto ai livelli pre Covid-19, mentre l’offerta, anche includendo gli impegni non vincolanti presi da Stati Uniti e Canada, potrebbe ridursi di circa 13 o 14 milioni di barili. Emerge in modo sempre più chiaro che la Casa Bianca non ha poteri esecutivi sull’industria petrolifera domestica: una parte rilevante degli operatori shale oil ha già avvertito di non gradire intrusioni del governo nei loro affari. Diamondback, uno dei più grandi, ha affermato, per bocca del suo direttore finanziario, che se venisse imposta una limitazione dalle autorità, azzererebbe la produzione e lascerebbe a casa i dipendenti.
“Royal Caribbean, Carnival e Norwegian Cruise hanno riconosciuto come liquidità e accesso al credito siano ancora buone – sottolinea la Carpentier -. Insieme ad altre aziende del settore turistico/tempo libero, beneficeranno dei possibili piani della Casa Bianca per la riapertura dell’economia. La piattaforma di messaggistica Slack ha raccolto 750 milioni di dollari con l’emissione di un’obbligazione convertibile, un aumento di capitale come questo rivela il netto contrasto tra la situazione attuale e la crisi finanziaria del 2008. Walt Disney ha comunicato che più di 50 milioni di persone si sono iscritte a Disney +. Le compagnie assicurative attive nel campo sanitario United Health, Cigna e Anthem si sono tutte riprese nettamente dopo il ritiro dalla campagna elettorale di Bernie Sander, che aveva spinto per un unico piano di assicurazione sanitaria complessivo che li avrebbe portati tutti sulla strada del fallimento”.
La stagione delle trimestrali è però partita male, con risultati molto peggio delle attese, sia per JP Morgan che per Wells Fargo, due tra le più grandi grandi banche degli Stati Uniti e del mondo, meglio del previsto invece i conti di Johnson&Johnson. Nel corso della notte, intanto, è stato raggiunto un accordo per il salvataggio delle compagnie aeree a stelle e strisce: il Tesoro metterà a disposizione prestiti ed entrerà nel capitale delle maggiori aziende del settore. Ad American Airlines, tra le più grandi dovrebbero arrivare 5,8 miliardi di dollari. Southwest Airlines dovrebbe ricevere 3,2 miliardi di dollari di aiuti. Le risorse arrivano dal fondo speciale da 25 miliardi di dollari varato in marzo.
Passando al Giappone, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per Tokyo, Osaka e altre cinque grandi aree per frenare la diffusione del coronavirus dopo un allarmante incremento dei casi urbani. Tuttavia, le nuove restrizioni governative in materia di mobilità delle imprese e dei cittadini sono state più blande rispetto al rigido blocco imposto negli Stati Uniti e in Europa. Allo stesso tempo Abe ha annunciato un programma di 108 trilioni di yen (1 trilione di dollari) (compresi 39 trilioni di yen di stimoli fiscali) che corrisponde al 20% del Pil giapponese. Il pacchetto è più ricco rispetto a quello erogato dopo la finanziaria del 2008 (56,8 trilioni di yen, di cui 15,4 trilioni di misure fiscali) e il terremoto del Giappone orientale del 2011 (23,6 trilioni di yen).
“Nonostante un netto calo del sondaggio di marzo sugli osservatori di attività commerciali, soprattutto per quanto riguarda ristoranti, turismo e tempo libero e commercio al dettaglio, i prezzi delle azioni hanno registrato un forte rimbalzo, mentre l’aumento dei contagi negli Stati Uniti e in Europa si è ridotto – spiega l’esperta -. Il Topix è salito del 7,57% (dati alla chiusura di mercoledì 8 aprile), mentre i settori sensibili dell’economia hanno sostituito i difensivi nel ruolo di driver del mercato: il trasporto aereo, il trasporto terrestre e le auto hanno tutti registrato una crescita e buone perforamance sono state segnalate anche da settori Securities & Futures e dai servizi”.
Infine i mercati emergenti, che la settimana scorsa hanno mostrato un segno positivo, sulla scia dei guadagni su scala globale legati alle speranze di stabilizzazione dell’epidemia. L’indice Msci Em è salito di oltre il 5% nella settimana prima di Pasqua grazie ai forti rimbalzi in India e Brasile.
“Il PBoC cinese ha tagliato i tassi dallo 0,72% allo 0,35%, uno dei maggiori tagli dalla crisi finanziaria del 2008, ma la notizia più importante è stata la fine del lockdown di Wuhan lo scorso 8 aprile, nel mezzo di una graduale e più visibile ripresa dell’attività – afferma la Carpentier -. Gli investimenti in infrastrutture di Pechino sono aumentati con il segmento legato ai materiali da costruzione come gru e scavatori in rialzo dell’11,6% a marzo, più del previsto. Anche il turismo e i viaggi hanno registrato un rialzo per i 3 giorni di vacanza di Qingming, in parte grazie all’ingresso gratuito in 31 destinazioni per i cittadini della provincia di Anhui e a uno sconto del 50% sui prezzi delle camere d’albergo. I quattro negozi duty-free della provincia di Hanan hanno registrato un calo delle vendite solo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019”.
L’esperta segnala anche che la città di Hangzhou ha emesso per la seconda volta quest’anno coupon di sconto sotto forma digitale, aumentando l’importo da 50 a 100 renminbi a persona. La campagna precedente aveva innalzato la spesa locale di 1,25 miliardi di renminbi. Mentre, sul fronte corporate, Tencent ha aumentato la propria partecipazione in Huya per consolidare l’esposizione ai videogiochi on-line.
“L’indice Pmi dei servizi in India è arrivato a 49,3 a marzo, il livello minimi degli ultimi 5 mesi che rispecchia l’impatto delle misure di lockdown – conclude la Carpentier -. Anche la disoccupazione è salita al 23%. Oil & Natural Gas Corp ha stimato un crollo del 70% della domanda di petrolio nel Paese nelle ultime due settimane. La Banca centrale brasiliana ha vietato alle banche di pagare dividendi superiori al minimo legale fino al prossimo 30 settembre. Inoltre la Corte Suprema ha rinviato la decisione del Congresso per quanto riguarda l’incremento delle voci di spesa non collegate a Covid-19 e, in generale, gli investitori sono rimasti concentrati sul summit virtuale dell’open del 9 aprile”.