Lawrence (T. Rowe Price): “Argentina, cresce la fiducia nel Paese e in Macri”
24 aprile 2018
di Massimiliano Mellone
2 min
“Nel nostro recente viaggio in Argentina abbiamo toccato con mano la grande fiducia espressa dalle aziende locali”, racconta Mark Lawrence. Ma per il Paese sono ancora molte le sfide da affrontare
Mark Lawrence, Senior Analyst di T. Rowe Price
L’Argentina può sorridere. “Il processo di ripresa economica del Paese è in corso, il Presidente Mauricio Macri ha infatti avviato con entusiasmo il suo piano di riforma fiscale: nel nostro recente viaggio in Argentina abbiamo toccato con mano la grande fiducia espressa dalle aziende locali” commenta Mark Lawrence, Senior Analyst di T. Rowe Price. I riflessi si vedono sul mercato azionario argentino che ha avuto le migliori performance all’interno dell’indice MSCI Frontier Markets nel 2017.
“Il nostro primo viaggio in loco è stato nel 2014 e da allora il Paese ha registrato una ripresa economica notevole. Abbiamo percepito questa realtà incontrando i team dirigenziali delle società, che facevano riferimento ai ‘bei vecchi tempi’ degli anni ’90”.
Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. “La riforma fiscale e la deregolamentazione hanno avuto un buon impatto sul Paese: il deficit fiscale si è ridotto infatti dal 5% al 3% e sembra sulla strada verso ulteriori ribassi. Tuttavia, la politica monetaria continua a rappresentare un problema ed è necessario che l’inflazione, attualmente attorno al 20%, diminuisca in linea con i target della banca centrale, che recentemente sono stati rivisti leggermente al rialzo”.
Lawrence ricorda come molte istituzioni e società abbiano avviato un processo di cambiamento dei top manager nel corso degli ultimi due anni, come dimostrato dal cambiamento della leadership della banca centrale e delle autorità di regolamentazione finanziaria.
“Abbiamo passato gran parte del tempo durante il nostro viaggio ad incontrare i team dirigenziali di diverse banche. Gli alti tassi di inflazione stanno facendo aumentare il RoE e i rapporti P/B delle banche argentine, facendo sembrare le valutazioni molto elevate ad un primo sguardo. Positive invece le aspettative di un’accelerazione al 40% della crescita dei prestiti per i prossimi due anni, la forza della liquidità, la buona qualità degli asset e lo spazio di miglioramento per i rapporti costi/entrate. Ad esempio, Galicia è un istituto bancario di alta qualità e nonostante il re-rating degli ultimi due anni, ci sentiamo tranquilli nel mantenerlo come uno dei nostri maggiori posizionamenti in Argentina, soprattutto perché i manager si stanno rivelando meritevoli di fiducia. Crediamo che un rinnovato focus su acquisizioni e ri-allineamenti del suo business delle carte di credito dovrebbe aiutare Galicia a sostenere i livelli di crescita, via via che la domanda di prestiti e mutui aumenta”.
Durante il viaggio in Argentina, gli analisti di T. Rowe Price hanno incontrato anche alcune società del settore energetico, tra cui YPF Sociedad, il loro maggiore posizionamento sul settore di gas e petrolio. “Siamo stati rincuorati dalla decisione del management di aprire la riserva di shale gas Vaca Muerta a terzi – racconta Lawrence – Ci aspettiamo che un’ulteriore sfruttamento di questo asset potrebbe agire da catalizzatore per la crescita futura degli utili”.
Ci sono stati incontri anche con aziende del settore delle telecomunicazioni. “In quest’area la fusione del produttore di cavi Cablevision con il business di telefonia mobile Telecom Argentina presenta sia opportunità che rischi – spiega Lawrence – La potenziale sinergia tra investimento di capitali e miglioramento dei margini potrebbe essere significativa, ma abbiamo anche apprezzato l’onestà dei manager circa la vastità dei cambiamenti richiesti dal nuovo modello di business”.
Lawrence ha infine riconosciuto che sebbene prima del viaggio pensassero che questo li avrebbe potuti aiutare a definire potenziali idee di vendita, sono tornati dall’Argentina con una maggiore fiducia nel Paese, sia in termini bottom-up che top-down. “Al momento sovrappesiamo per circa l’1% la posizione dell’indice MSCI Frontier Markets sul Paese e – conclude – tale posizione probabilmente aumenterà via via che entreremo più in profondità nelle diverse opportunità e sfrutteremo nuovi punti di ingresso”.
“Non è saggio possedere un’ampia concentrazione di un’asset class la cui performance dipende così tanto da un unico compratore”. Amanda Stitt, Head of Fixed Income Product Specialists di Legg Mason, suona l’allarme in vista del tapering Bce.
Premiato da Morningstar come miglior gestore in Europa per la categoria reddito fisso, lo specialista Emerging market debt (EMD) del gestore newyorkese spiega quali paesi prediligere, quali sottopesare e come investire tra bond locali e in valuta forte.
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