Dombrovskis (Commissione Europea): “MiFID II partirà a gennaio, escluse altre proroghe”
18 ottobre 2017
di Eugenio Montesano
1 min
Nel suo intervento alla conferenza dell’Esma a Parigi, il vice presidente della Commissione europea prende atto del ritardo di alcuni paesi Ue sul recepimento della MiFID ma esclude un’ulteriore estensione dei termini di implementazione della direttiva.
“Il termine per l’entrata in vigore della MiFID II è stato già esteso una volta, e ulteriori proroghe sono da escludere”.
Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione Europea
Lo ha detto ieri il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, intervenendo alla conferenza programmatica dell’Esma, l’autorità europea dei mercati, dal titolo “The State of European Financial Markets”, mettendo così a tacere voci di corridoio secondo cui la stessa Commissione aveva lasciato aperta la possibilità di un’ulteriore estensione della deadline per il lancio della direttiva.
La conferma dell’entrata in vigore della MiFID nei termini stabiliti non appariva così scontata, dal momento che oltre metà dei 28 paesi dell’Unione Europea si sta ancora attrezzando per adeguare il proprio ordinamento alle nuove regole comunitarie.
Tra i paesi che hanno recepito la direttiva nella sua interezza si annoverano l’Italia, la Germania, la Francia, l’Irlanda e – nonostante Brexit – il Regno Unito.
“Gli stati membri sono in ritardo nel concludere i processi di recepimento”, ha confermato Dombrovskis, tra i cui ruoli istituzionali rientra quello di responsabile per le riforme dei servizi finanziari dell’Ue. “Naturalmente, dal lato della Commissione europea stiamo seguendo molto da vicino gli sviluppi delle trasposizioni della MiFID negli ordinamenti nazionali per assicurarci che l’applicazione della direttiva sia uniforme in tutta l’Ue”, ha aggiunto Dombrovskis.
Spetta a ESMA, EBA, Consob e Banca d’Italia la facoltà di vietare o limitare la distribuzione di alcuni prodotti finanziari qualora possano compromettere gli interessi degli investitori, la stabilità e l’integrità dei mercati.
La normativa europea di secondo livello sarà recepita a gennaio. Per i consulentifinanziari potrebbe esserci un calo dei margini. Ma le reti non fanno allarmismi
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