Imprese: in arrivo un boom di investimenti, dividendi e buy-back
Secondo Janus Henderson, nel 2020 la liquidità delle aziende è aumentata a livello globale di 1.100 miliardi. E con la ripresa verrà spesa. “Opportunità soprattutto nell’high yield"
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Dopo essersi mostrato resiliente nell’anno della pandemia, nel 2021 il capex corporate a livello globale aumenterà del 13%. Una crescita a doppia cifra che che non si verificava da 14 anni e che interesserà tutte le aree geografiche, tutti i comparti e tutti i gruppi industriali. È quanto emerge dal “Global Corporate Capex Survey 2021: Surge Investing” di S&P Global Ratings, stando al quale i settori che stanno aumentando maggiormente gli investimenti sono quello dei semiconduttori, il retail, il comparto dei software e i trasporti.
Quanto al 2020, il capex si è dimostrato capace di resistere alla pandemia. Sebbene infatti abbia registrato una contrazione del 6%, simile a quella registrata a seguito della crisi finanziaria del 2009, questa è dipesa in buona parte dai forti tagli agli investimenti legati alle materie prime.
Escludendo l’energia e i materiali, la stima è che il capex raggiungerà livelli record nel 2021, crescendo del 15% a 2,8 trilioni di dollari, rispetto ai 2,5 trilioni dello scorso anno. Secondo lo stesso criterio, il capex nel 2020 è diminuito solo del 2%. E per gli esperti americani l’Europa è pronta a registrare il suo anno migliore dal 2006.
Ben 16 gruppi industriali su 20 spenderanno di più quest’anno rispetto al periodo pre-pandemia. Una capacità di ripresa che, secondo gli analisti, riflette la migliore gestione della pandemia nell’area dell’Asia-Pacific, l’impatto dei sostegni governativi e la crescita di driver come la digitalizzazione e la transizione energetica.
La ripresa economica in atto dovrebbe poi sostenere lo slancio degli investimenti, rafforzato da solide politiche di incoraggiamento per la spesa legata alle infrastrutture e al clima. Le aziende del Global Capex 2000 di S&P Global Ratings hanno una liquidità record di 7,9 trilioni di dollari nei propri bilanci.
Quanto ai semiconduttori, qui la ripresa degli investimenti dovrebbe riuscire ad alleviare la carenza di chip. Diverso invece il discorso per le materie prime, settore dove è invece probabile che il capex rimanga contenuto.
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