Sono i consumatori americani a sostenere l’economia, con i consumi finanziati dai risparmi accumulati durante la pandemia, ma Bill Gross ha messo in guardia sul fatto che probabilmente i soldi a un certo punto finiranno, e probabilmente già quest’anno.
E la colpa è della politica fiscale, non solo di quella monetaria, come ha affermato il magnate, noto come “il re dei bond” via
Twitter. Il suo punto è che la spesa governativa e le aliquote fiscali, insieme ai tassi di interesse e all’offerta di denaro, influenzano la crescita economica e l’inflazione. Gross ha fatto notare che “
4 trilioni di spese legate al Covid stanno ancora affluendo nell’economia, con i consumatori che stanno ancora spendendo gli ultimi 500 miliardi”, ha continuato. “Il punto è sapere quando finirà. Il
quarto trimestre è la migliore ipotesi”.
L’inflazione è salita a livelli record negli ultimi 40 anni, per una serie ragoni tra cui l’effetto rebound dopo l’abolizione delle restrizioni da Covid, le misure fiscali di stimolo, le interruzioni delle catene di approvvigionamento globali e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha fatto esplodere i prezzi dell’energia. La Federal Reserve ha reagito alzando i tassi di interesse a oltre il 5% dall’ultima primavera e pianificando ulteriori aumenti. L’inflazione annuale è scesa dal picco del 9,1% di giugno scorso al 4% di maggio, ma rimane ben al di sopra del tasso obiettivo della Fed del 2%.
L’opinione di Gross è che la Fed sia troppo concentrata sull’aumento dei tassi per combattere l’inflazione, quando invece i prezzi stanno aumentando in parte a causa del flusso di denaro governativo durante la pandemia che sta ancora circolando nell’economia. Tuttavia, si aspetta che questo impulso si esaurisca nel giro di pochi mesi.
Il ‘Bond King’, che ha cofondato Pimco e ne ha gestito il principale fondo obbligazionario, non è l’unico commentatore di mercato a prevedere una stretta di liquidità. Anche Michael Burry, il fondatore di Scion Capital famoso per essere stato ritratto nel film “The Big Short” (interpretato dall’attore Christian Bale), aveva osservato alcune settimane fa che i consumatori hanno tratto beneficio da sussidi, agevolazioni sui prestiti e varie forme di sostegno fiscale indiretto durante la pandemia. Sotto pressione a causa dell’inflazione storica e dei tassi di interesse in rapida crescita, hanno iniziato a risparmiare meno, indebitarsi di più e a continuare a spendere utilizzare i soldi accumulati, aprendo la strada in prospettiva a una diminuzione della spesaper consumi che è destinata a infliggere un duro e colpo agli utili societari, ha detto Burry.
Anche il Ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, lo scorso autunno aveva lanciato un monito, pronosticando che le famiglie americane probabilmente avrebbero esaurito i loro risparmi quest’estate, con contraccolpi sulla spesa per consumi.
A giugno le vendite retail negli Stati Uniti sono cresciute nello 0,2%, guidate da acquisti sulle piattaforme ecommerce, dagli acquisti su mobili e accessori per la casa e in elettronica, aveva fatto sapere il governo federale. Un progresso che però ha disatteso le previsioni degli economisti, che priettavano un progresso dello 0,5%.