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All’assemblea annuale, dove è apparso il successore designato Gregory Abel, Berkshire Hathaway criticata per mancata disclosure sulle strategie sul climate change. Il guru prevede “forte inflazione”
All’ultima assemblea annuale di Berkshire Hathaway, il miliardario ormai novantenne Warren Buffett non pareva affatto intimidito dall’età che avanza (nonostante la presenza del suo erede designato, Gregory Abel), e ha liquidato senza pensarci due volte le critiche di opacità sulle strategie della società di investimento sul cambiamento climatico e la messa in discussione di alcune scelte non proprio in linea con un forte impegno in direzione Esg. Così il guru di Omaha ha obiettato che Berkshire ha un buon track record di investimento nelle rinnovabili tramite le utility, dicendo che sarebbe “da asini” imporre a tutte le società del gruppo di diventare più trasparenti.
Sulla società è emersa anche qualche critica al gruppo per non aver saputo cogliere alcune occasioni durante la pandemia, anche se i risultati non sono stati deludenti (gli utili operativi sono saliti nel 2020 a 5 miliardi di dollari, +13,6%, ma il titolo di Berkshire ha ampiamente sottoperformato l’S&P 500). Ma la pressione degli azionisti si è concentrata soprattutto sulle strategie green della società. Sotto i riflettori è finita anche la decisione di Berkshire Hathaway di acquistare una grossa quota in Chevron (Buffett è da sempre un fan delle società che distribuiscono generosi dividendi, e il colosso petrolifero è una di queste). Una scelta che il tycoon non rimpiange affatto, perché se da una parte il mondo si sta indirizzando sempre di più verso le rinnovabili (e a dirla tutta anche i giganti dell’oil lo stanno facendo), d’altra parte Buffett ha detto che non sarebbe contento se le fonti fossili scomparissero immediatamente. In ogni caso, la gran parte dell’azionariato sta dalla parte di Buffett: una mozione per una maggiore disclosure sulle tematiche ambientali (e anche su quelle di diversity e sociali) non è infatti passata.
Il vice presidente Abel, tuttavia, ha detto che il gruppo ha assunto “un chiaro impegno a favore della decarbonizzazione”. L’assemblea in effetti è stata importante proprio per la presenza del vice: è stata la prima volta il 59enne Abel, che già si occupa di coordinare tutti i business non assicurativi di Berkshire Hathaway, compare in assemblea accanto a Buffett e all’altro vicepresidente Charlie Munger. In un’intervista alla CNBC, Buffett ha successivamente dichiarato che il board in effetti è già d’accordo sul fatto che, se dovesse succedergli qualcosa, sarebbe Abel a prendere le redini del gruppo. “Gli azionisti di Berkshire non devono preoccuparsi: la società è preparata al 100%” per la sua uscita di scena. Anche Munger, business partner di lungo corso di Buffett, ha suggerito a più riprese che Abel possa prendere le redini del gruppo.
Sul piano delle previsioni di mercato, Buffett ha detto che Berkshire si aspetta una forte inflazione. Il gruppo è fortemente attivo nel settore immobiliare, dove sta vedendo che i prezzi continuano a salire, e anche il costo dell’acciaio sta lievitando per effetto della ripresa delle costruzioni.
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