Risparmio gestito, un patrimonio che potrebbe coprire il debito pubblico
Il settore gestisce oggi un patrimonio di 2.021 miliardi di euro.
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È stata presentata a Torino l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2017 intitolata “Consapevolezza, fiducia, crescita: le sfide dell’educazione finanziaria”, un progetto del Centro Einaudi e di Intesa Sanpaolo.
Secondo la ricerca nel 2017 la quota degli intervistati che si definisce economicamente indipendente è passata dall’82 al 90 per cento, con un salto in avanti di dieci punti percentuali.
“L’economia italiana è finalmente in ripresa, una ripresa che non è congiunturale o effimera, ma che ha caratteristiche endogene e strutturali”, afferma Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo. “Gli indici di fiducia di famiglie e imprese sono su valori alti – sottolinea De Felice – tuttavia permane la necessità di accelerare la crescita e consolidare la tendenza”.
Le famiglie in grado di risparmiare crescono, dal 40 al 43,4 per cento, e sono in aumento dall’8 al 13 per cento le famiglie che optano per forme di risparmio gestito. Proprio su questo dato si sofferma il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. “È una buona notizia constatare che lo stock di risparmio gestito ha raggiunto in Italia i 2 mila miliardi” e aggiunge “stiamo tornando a essere un popolo di risparmiatori”.
Proseguono intanto gli acquisti di immobili, con il 5 per cento degli intervistati che ha acquistato una casa da gennaio 2016, quando le persone che giudicano il proprio reddito sufficiente, o più che sufficiente, sono passate dal 47,2 al 60,8 per cento.
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