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Il rating del fondo H2O Allegro scende a Negative a causa delle inefficienze nel risk management. “E’ con questi strumenti che siamo sempre riusciti a superare le situazioni di crisi”, replica la società di Crastes
Per la seconda volta in meno di un anno Morningstar ritocca, al ribasso, il rating di uno dei fondi flagship di H2O Asset Management. Questa volta a finire sotto la scure della società di ricerca è H2O Allegro.
Il rating del fondo – che gestisce 776,04 milioni di asset al 31 marzo –, già sotto osservazione dal 16 marzo, è stato declassato a Negative dal precedente Neutral. L’aggiornamento è contenuto in un report del 3 aprile, curato da Matias Möttölä, associate director per la ricerca sulle strategie Multi-Asset e Alternatives, il quale precisa: “Sono aumentate le prove di una stewardship insoddisfacente e dell’assunzione di rischi crescenti da parte di H2O Asset Management, anche dopo le preoccupazioni relative alle obbligazioni societarie illiquide emerse a metà 2019”.
Argomentazioni che non sono state mandate giù dalle prime linee della società di gestione partecipata al 100% dalla francese Natixis Investment Managers: “Siamo in completo disaccordo con le conclusioni del report di Morningstar”, precisa uno spokerperson di H2O AM.
Oligarchia dei gestori
Secondo l’analista che ha firmato il report, i gestori del fondo H2O Allegro avrebbero troppo potere decisionale rispetto ai rischi assunti dalla strategia: “Pensiamo che ci sia troppo potere nelle mani dei gestori”, afferma Möttölä. “Un esempio è rappresentato dal fatto che il risk management non può obbligare i portfolio manager ad aggiustare le loro esposizioni immediatamente, quando viene superato un limite di rischio a causa di movimenti di mercato. Anche Natixis, che detiene la partecipazione di maggioranza in H2O, continua ad avere difficoltà a controbilanciare significativamente la fame di rischio dei gestori”.
Un’accusa respinta al mittente da H2O AM: “Il processo di risk management storicamente applicato da anni da H2O AM adotta un approccio discrezionale dinamico, attivo ed empirico, che permette di calibrare le posizioni in funzione della migliore condizione di valutazione delle stesse. Questa metodologia ha come obiettivo principale di preservare l’interesse dei nostri clienti assicurando ai portafogli la più ampia capacità di recupero al normalizzarsi e risolversi della situazione di crisi”.
I precedenti e le scommesse sbagliate
A giugno dell’anno scorso Morningstar aveva già messo sotto revisione il fondo, per poi abbassare il giudizio a Neutral a seguito della decisione del team di gestione di investire una parte del portafoglio in corporate bond illiquidi e ad alto rischio, tutti collegati al finanziere tedesco Lars Windhorst, che aveva generato preoccupazioni sulla robustezza del processo di selezione utilizzato. Il valore di queste emissioni era stato poi ridotto, ma i titoli sono rimasti in portafoglio.
“E’ con questi strumenti che fino ad oggi siamo sempre riusciti a superare le situazioni di crisi in modo eccellente. I rischi e le performance inoltre debbono necessariamente esser valutati con riferimento all’orizzonte di investimento specifico di ciascun fondo, che nel caso di H2O Allegro, è di 3 anni”, controbatte la società amministrata da Bruno Crastes.
La crisi da coronavirus, però, oltre a mettere in ginocchio i settori sanitari e le economie di mezzo mondo, ha provocato anche un brusco e veloce crollo dei mercati finanziari. In questo quadro, anche i fondi H20 hanno subito ampie perdite in scia “alla violentissima avversione al rischio provocata dal diffondersi del coronavirus fuori dalle frontiere cinese”, scriveva la società ai clienti per giustificare i ribassi nell’ordine del 50% che nelle due settimane più drammatiche della crisi coronavirus avevano registrato i fondi della casa di gestione, soprattutto quelli con il profilo di rischio più aggressivo come i Multiequities e Multibonds. A pesare su queste performance sono state soprattutto alcune operazioni come quelle sui Treasury americani, i Btp italiani o le valute rifugio.
A finire nel mirino di Morningstar però non sono tanto i numeri quanto le pratiche di governo del fondo gestito da Vincent Chailley, chief investment officer del gruppo: “Le aggressive scommesse macro, non adeguatamente tenute sotto controllo dal risk management, hanno generato forti perdite durante le turbolenze dei mercati a marzo”.
In effetti, gli indicatori di rischio del fondo mostrano valori molto elevati. Numeri che però negli anni passato hanno influito poco sulle performance della strategia Allegro di H2O AM. Dati alla mano, queste sono le precedenti performance del fondo: 39,6% nel 2019, 28,4% nel 2018 e 19,7% nel 2017. Il rendimento annualizzato dal lancio della strategia (2011) a oggi è del 9,09%.