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Il premier agli imprenditori: servono finanziamenti privati su larga scala per accelerare la transizione. E insiste sulla parità di genere. Ecco le proposte del B20 per i leader
Il clima al centro dell’agenda del G20. Ma anche la riforma del Wto con lo stop al protezionismo sui vaccini, e la parità di genere. Sono questi i temi che il premier Mario Draghi, padrone di casa del prossimo summit dei grandi della Terra che si terrà nel nostro Paese a fine ottobre, ha elencato alla platea di imprenditori del B20 Final Summit, l’evento di chiusura dei lavori della community che rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese, le cui proposte saranno appunto inviate al tavolo dei leader.
“Abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti Paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista”, ha esordito Draghi in videdocollegamento. “Le imprese e i governi dovrebbero collaborare per affrontare il cambiamento climatico. I Paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali”, ha aggiunto, sottolineando che la presidenza italiana del G20 lavora per un impegno “collettivo”. “Abbiamo bisogno di finanziamenti privati su larga scala, insieme a maggiori investimenti pubblici, per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le aziende sono esattamente al centro della transizione ecologica. Dovrete cambiare la vostra struttura produttiva, adattarvi alle nuove fonti di energia e i governi sono pronti a supportarvi”, ha avvertito il premier.
Quattro all’Organizzazione mondiale del commercio, Draghi ha messo tra le priorità da affrontare quella del protezionismo sui prodotti sanitari. “È essenziale per assicurarci di avere gli strumenti per combattere questa pandemia e prevenirne di future – ha scandito -. Dobbiamo difendere la libera circolazione dei vaccini e delle materie prime necessarie per produrli. Sono fiducioso che il vertice del G20 a Roma alla fine di ottobre raggiungerà un forte impegno per riformare il Wto. La presidenza italiana del G20 sta lavorando per preservare e rafforzare un efficace sistema commerciale multilaterale basato su regole”.
Infine, la parità di genere, argomento sul quale le imprese sono per il premier chiamate a dare l’esempio. “Voglio sottolineare il ruolo del settore privato nella promozione dell’uguaglianza di genere – ha detto agli imprenditori -. Come proposto nel vostro documento, le aziende possono aumentare le opportunità di formazione e la creazione di posti di lavoro per le donne a tutti i livelli. Potete rafforzare l’offerta di assistenza familiare, sostenere le madri che lavorano e rimuovere gli ostacoli che trattengono le donne nella loro carriera. E potete dare l’esempio, offrendo orientamento e supporto tecnico alle start up create da imprenditrici”.
G20, Marcegaglia a Draghi: “Fare del 2021 un anno di rinascita”
Proprio a Draghi si è rivolta la chair del B20, Emma Marcegaglia, nella dichiarazione finale in cui ha annunciato i Policy Paper per i governi del G20, ossia le linee guida che contengono 32 policy recommendation, 93 call to action e 37 KPI per misurare l’attuazione e l’impatto delle proposte dell’industria. “L’obiettivo finale del B20 è di fare del 2021 un anno di rinascita – ha affermato -. L’impresa non si sottrae alle sue responsabilità e offre ai governi del G20 un partenariato vero e costruttivo, in linea con il nostro motto ‘ridisegnare il futuro’: includere, condividere, agire. Sono fiduciosa che, sotto la sua leadership indiscussa il G20 farà ‘whatever it takes’ per essere all’altezza del suo ruolo e costruire veramente un avvenire migliore”.
La presiedente del B20 ha parlato a nome degli oltre 1.000 delegati di tutti i Paesi del G20, che rappresentano oltre 6,5 milioni di imprese, e ha appunto presentato il contributo di proposte e idee della comunità economica, sottolineando come “le imprese sono dalla vostra parte, e sono sicura che insieme porteremo a termine la missione”. “L’estrema complessità della congiuntura ci ha spinto ad essere rapidi e precisi nell’identificare le priorità, ma concreti e determinati nel formulare raccomandazioni – ha precisato -. Abbiamo alzato il livello delle nostre ambizioni associando le nostre proposte al monitoraggio di indicatori di performance con l’obiettivo di rendere responsabili noi stessi, il G20 e molte organizzazioni internazionali. Abbiamo proiettato le nostre aspettative almeno lungo i prossimi tre anni, al fine di garantire la continuità e la coerenza del nostro operato. Ogni azione politica del B20 contribuirà anche a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 delle Nazioni Unite e ad affrontare le 3P del G20 Italia: ‘Persone, Pianeta e Prosperità’”.
B20, le proposte delle imprese ai grandi della Terra
Dal B20 ai governi del G20, sono arrivate proposte per “rendere la governance commerciale multilaterale capace di abbattere i muri eretti dal protezionismo, ripristinando la legittimità dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, a partire dalla prossima XII Conferenza Ministeriale”; e per “accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili”, senza ideologie ma “con un approccio pragmatico”, per “invertire la degradazione ambientale e la perdita di biodiversità”. “A tal fine, la Cop26 è un’occasione da non perdere”, la raccomandazione.
E ancora, “allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi, la prevedibilità e la trasparenza dei piani di preparazione e di emergenza per minimizzare i rischi sistemici delle catastrofi sanitarie e naturali attraverso una governance globale delle situazioni di emergenza”; “Fare leva sulla trasformazione digitale al fine di includere le persone e soddisfare il bisogno di maggiori competenze e capacità promuovendo gli investimenti in connettività”; “Potenziare la rigenerazione urbana e gli investimenti a impatto volti a eliminare la povertà e ampliare l’accesso a risorse fondamentali nonché allineare le tassonomie finanziarie e i framework di rendicontazione globale”.
“Sostenere gli investimenti iniziali nella salute e nelle scienze della vita come risorsa strategica nei partenariati pubblico-privato, al fine di combattere la pandemia, garantire un’equa distribuzione dei vaccini, migliorare la resilienza e il benessere mondiale; “Colmare il divario di genere eliminando le barriere economiche, sociali e culturali che impediscono alle donne di partecipare equamente all’economia e porre le basi verso un futuro professionale attraverso le discipline Stem”; “Accompagnare le grandi transizioni con una governance aziendale e pubblica in grado di coniugare la capacità di remunerare gli azionisti con la creazione di valore per le parti interessate e integrare la sostenibilità nei sistemi di controllo interno e nei processi aziendali”; “Affrontare il divario e lo sbilanciamento in materia di competenze che riducono la produttività del lavoro, aumentano il rischio di disoccupazione, di salari più bassi e minori prospettive di carriera, e incoraggiare sistemi educativi orientati alla crescita che favoriscano attività e apprendimento basati su progetti”.
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