Borsa Italiana, Euronext: “Via libera Ue su operazione Lse-Refinitiv dà certezza”
Il gruppo francese ribadisce che l'operazione sarà chiusa nella prima metà dell'anno
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È fatta: Borsa Italiana passa ad Euronext. Per 4,4 miliardi di euro Piazza Affari si trasferisce da Londra al gruppo con sede in Olanda che riunisce già i listini di Amsterdam, Parigi, Bruxelles, Lisbona, Oslo e Dublino. Cdp Equity e Intesa Sanpaolo entrano a far parte degli azionisti di riferimento del gruppo attraverso la sottoscrizione di un private placement per 579 milioni di euro, con un impegno a lungo termine per sostenere le ambizioni di crescita del gruppo. Il braccio finanziario di Cassa depositi e prestiti ha sottoscritto 5,6 milioni di azioni, diventando con il 7,31% del capitale uno dei due principali soci, mentre l’istituto guidato da Carlo Messina ha acquistato un milione di titoli.
Nasce così, anche con il nullaosta di Bankitalia e Consob, la principale infrastruttura di mercato paneuropea e la maggiore sede in Europa per la quotazione e i mercati secondari per il finanziamento del debito e delle azioni. Il closing dell’acquisizione è arrivato in anticipo, dal momento che era previsto entro la fine del secondo trimestre, ad una cifra leggermente maggiore del valore iniziale di 4,325 miliardi, riflettendo “la liquidità generata dal 30 giugno 2020”.
Per finanziare l’acquisizione, la holding sosterrà un aumento di capitale in opzione da 1,8 miliardi di euro e emetterà nuovo debito a lunga scadenza per una cifra analoga. Le ulteriori risorse necessarie a pagare i 4,4 miliardi di euro concordati con il Lse, e per ora coperti da un prestito ponte, arriveranno dalla liquidità esistente (0,3 miliardi) e dal private placement sottoscritto appunto da Cdp e Intesa Sanpaolo (0,6 miliardi). “Euronext si impegna a mantenere un rating di credito investment grade, con un rapporto tra il debito netto pro forma e l’ebitda pro forma di 3,2 volte, al 31 dicembre 2020, che si prevede venga ridotto al di sotto di 3 volte entro la fine del 2022”, spiega una nota in cui si assicura anche che la società “non prevede alcun cambiamento del pay-out del 50% dell’utile netto”.
Quanto alla governance, il banchiere Piero Novelli e la top manager di Cdp, Alessandra Ferone, sono stati nominati nel Consiglio di sorveglianza del colosso paneuropeo, e Novelli ne diverrà presidente.
“Oggi si apre un nuovo capitolo nella storia di Euronext e dei mercati dei capitali europei. Con il completamento dell’acquisizione d Borsa Italiana, Euronext realizza la sua ambizione di costruire la principale infrastruttura di mercato pan-europea, connettendo le economie locali ai mercati globali dei capitali, a beneficio di tutti i partecipanti ai mercati di Euronext”, ha commentato Stéphane Boujnah, ceo e presidente del consiglio di gestione.
Il gruppo Euronext-Borsa Italiana ha realizzato nel 2020 su base pro-forma ricavi per 1,4 miliardi, un ebitda di 789,7 milioni e un utile netto rettificato pro forma di 497,6 milioni. Grazie all’integrazione, il gruppo diventa “infrastruttura di mercato paneuropea leader” nel post-Brexit nel campo delle quotazioni, con oltre 1.870 società quotate e una capitalizzazione di mercato 5,1 trilioni di euro, nel settore del finanziamento dell’equity, con oltre 63,6 miliardi raccolti nel 2020, in quello del mercato secondario, con circa 12,2 miliardi di titoli azionari ed Etf negoziati mediamente ogni giorno, nonché come operatore leader di infrastrutture post-trade, grazie a una clearing house multi-asset-class e a un rilevante network di cds europei con quasi 6 mila miliardi di asset in custodia.
“La voce e l’influenza dell’interessi italiani saranno più alti che mai e fondamentalmente diversi da quelli che avevano nel London Stock Exchange. Questa è una transazione in cui l’Italia entra dalla porta principale”, ha assicurato Boujnah riguardo i timori espressi dalla politica su un ruolo subalterno dell’Italia nella fusione. E proprio in quest’ottica va la decisone di trasferire il “core data center” da Londra a Bergamo. “Avremmo potuto trasferirlo a Parigi o ad Amsterdam” ma la scelta di Bergamo “è un chiaro segnale dell’investimento sull’Italia”, ha spiegato il manager. Euronext, si legge nella nota relativa al closing, ha già “firmato un contratto con Aruba spa per il trasferimento del principale data center del gruppo”. La prima parte della migrazione, che resta “soggetta all’approvazione delle autorità e agli aspetti operativi”, è fissata per il 2022.
Intanto, Euronext ha annunciato oggi di aver chiuso il primo trimestre del 2021 con ricavi pari a 249,2 milioni di euro in aumento del 5,2% “nonostante una volatilità e volumi più bassi e in confronto a straordinarie condizioni di mercato nel primo trimestre 2020”. I primi tre mesi dell’anno si chiudono un ebitda che a 148,7 milioni (-0,9%) e con un ebitda margin al 59,7% (-3,7 punti). L’ebitda margin (like-for-like a tassi di cambio costanti) è al 61,5%. L’utile netto quota del gruppo è pari a 98,2 milioni in rialzo del 2,2%. Le componenti straordinarie si sono attestate a 3,6 milioni, derivanti principalmente dai costi relativi all’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana mentre i risultati degli investimenti in equity sono stati pari a 11,7 milioni, grazie a un dividendo ricevuto di 9,2 milioni. L’utile per azione adjusted sale del 6,3% a 1,53 euro.
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