Inflazione, da chimera a mannaia
Per l’economista Wade (Schroders) è prematuro iniziare a preoccuparsi di un risveglio fuori controllo dell’inflazione che possa alterare le attuali politiche delle banche centrali
3 min
Lo scorso marzo nessuno avrebbe immaginato che l’anno si sarebbe concluso con i principali indici borsistici mondiali sui massimi storici e il nuovo anno sembra cominciato con lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato il precedente.
Ma la domanda che si pongono ora gli investitori è se e quanto potrà durare questo scenario, guidato prevalentemente dalle aspettative di un ritorno alla normalità grazie all’efficacia dei vaccini anti-Covid.
“Crediamo che nel 2021 l’azionario continuerà ad essere l’asset class più promettente”, commenta Michael Blümke, senior portfolio manager di Ethna-Aktiv Fund, che spiega di rimanere “sovrappesato in azioni statunitensi” e di aver destinato “parte del portafoglio azionario anche alle aree geografiche emergenti attraverso l’uso degli indici di mercato”.
Segue la via dell’ottimismo anche il team di advisory di Ersel Wealth Management che afferma: “Il rendimento non potrà arrivare dagli attivi più stabili e a minor rischio, che sono pesantemente condizionati dalle politiche monetarie a sostegno della crescita, e sarà dunque necessario spostare i portafogli verso le asset class più volatili, come ad esempio credito ed emergenti in ambito obbligazionario e mercati azionari in generale, che ancora presentano margini di rivalutazione”.
Nel 2021 non mancheranno i rischi, sottolineano gli esperti di Ersel, aggiungendo però di non poter neanche escludere un’uscita dallo shock del 2020 più rapida del previsto con una ricaduta positiva sui mercati.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.