Il 2021 delle assicurazioni, l’outlook di S&P
Le polizze unit-linked, legate a fondi di investimento, cresceranno dell'8% nei prossimi anni e quelle tradizionali del 4%. Redditività stabile. L’M&A tra banche rimescolerà le quote di mercato.
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Il rafforzamento dei coefficienti di solvibilità (Solvency II), dopo il calo accusato nella prima metà del 2020 di riflesso alle condizioni dei mercati finanziari, vale la promozione di Moody’s per le compagnie assicurative italiane del ramo Vita. L’outlook dell’agenzia Usa passa infatti a ‘stabile’ da ‘negativo’.
Gli analisti hanno invece deciso di mantenere ‘stabili’ le prospettive del comparto Danni, che risulta supportato dai buoni risultati della redditività tecnica, ma che probabilmente dovrà fare fronte a un aumento delle richieste di risarcimento nel 2021.
Gli utili del comparto Vita tricolore, invece, beneficiano di solidi guadagni e di tassi garantiti relativamente bassi rispetto alle altre compagnie europee. I livelli di capitale nel settore rimangono suscettibili all’andamento dei mercati finanziari, ma per gli esperti sono migliorati rispetto alla prima metà del 2020 grazie al significativo calo dello spread sui titoli governativi e al fatto che le compagnie non hanno versato dividendo. Nel 2021 è atteso un leggero aumento dei premi, perché i redditi disponibili si riprenderanno solo gradualmente.
“L’abbassamento dei tassi garantiti sui prodotti tradizionali Vita facilitano la gestione del rischio derivante dai bassi tassi d’interesse, con ritorni sugli investimenti in grado di coprire gli obblighi finanziari con i clienti”, spiega Christian Badorff, vice president e senior analyst di Moody’s.
“Il rischio sugli asset rappresenta il maggiore punto di pressione per gli assicuratori Vita e Danni italiani per effetto dell’alta concentrazione sui bond governativi domestici e su altri investimenti di reddito fisso nazionali”, evidenzia ancora l’analista, precisando che il portafoglio titoli di Stato domestici è superiore alla media europea.
Tornando al settore Danni, questo beneficia di un buon andamento tecnico, supportato anche dai consistenti smottamenti positivi delle riserve e da un calo della frequenza sinistri Rc auto a causa della pandemia. Inoltre i sinistri relativi al ‘business interruption’ rimangono limitati e ben al di sotto a quelli riscontrati in altri Paesi europei. La redditività del settore è poi ulteriormente aiutata dagli alti rendimenti sugli investimenti, relativamente ad altri mercati europei. Allo stesso tempo, i livelli di capitale secondo Solvency II sono buoni. D’altro canto, stando all’agenzia Usa, nel 2021 le richieste di risarcimento dovrebbero tendere verso i livelli pre-pandemia.
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