Gentiloni, fondamentale lo sviluppo del mercato dei capitali
Il messaggio del Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, inviato per la Italy Corporate Governance Conference 2017.
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Si è chiusa oggi la terza edizione dell’Italy Corporate Governance Conference (Icgc), promossa dal Comitato per la Corporate Governance e organizzata da Assogestioni e Assonime, in collaborazione con l’Ocse e il supporto di Borsa Italiana. Una due giorni in cui esponenti delle istituzioni e della comunità finanziaria si sono confrontati a Palazzo Mezzanotte sullo stato dell’arte della corporate governance in Italia. Al centro del dibattito i nodi cruciali del “governo” delle società quotate nel Belpaese, dal rapporto tra aziende e investitori istituzionali alle responsabilità del consiglio di amministrazione nella creazione di valore a lungo termine, fino ad arrivare al modo migliore per assicurare che le regole di corporate governance siano disegnate nel rispetto dei principi di flessibilità e proporzionalità.
Da Gentiloni…
Dopo il saluto del presidente di Borsa Italiana, Andrea Sironi, a introdurre i lavori della prima giornata della Icgc è stata Patrizia Grieco, presidente di Enel e del comitato per la Corporate Governance, che ha anche letto il messaggio giunto dal premier Paolo Gentiloni, assente per impegni istituzionali. “Nel far giungere il mio saluto a tutti, vorrei esprimere apprezzamento al Comitato per aver organizzato questo momento di confronto in un settore sempre più strategico – ha fatto sapere Gentiloni – Lo sviluppo del mercato dei capitali è fondamentale per far crescere le nostre imprese e per richiamare gli investitori istituzionali. Ed è per questo che nella Legge di Bilancio abbiamo previsto misure che vanno proprio in questa direzione. Ringrazio tutti per aver reso possibile questa due giorni di dibattito – ha concluso – da cui sono sicuro arriveranno idee e riflessioni significative”.
A Padoan…
Nella seconda giornata, invece, dopo l’introduzione del presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos, che ha fatto notare come il fenomeno dell’investimento sociale responsabile abbia raggiunto dimensioni sempre più rilevanti nel contesto finanziario globale, diventando una parte fondamentale del processo di asset allocation dei maggiori investitori istituzionali (nel 2016, gli investimenti secondo i criteri Esg hanno riguardato 22.900 miliardi di dollari, ossia circa un terzo dei patrimoni gestiti professionalmente), è intervenuto anche Pier Carlo Padoan. Nel suo discorso, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha auspicato che il percorso delle riforme non si arresti e che prosegua con rinnovato impulso anche nella prossima legislatura. “Lo stato dell’economia che il prossimo legislatore erediterà è di gran lunga migliore rispetto a quello ereditato da quello dell’attuale legislatura – ha precisato – Ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Il mio grande auspicio per Italia è che il capitale delle riforme che abbiamo accumulato lavorando duramente non sia disperso e che contemporaneamente rappresenti una solida piattaforma per una nuova forte ondata di riforme”. Padoan ha poi parlato di un’Italia in fase di accelerazione da un punto di vista economico e ha esortato “tutti” a continuare ad alimentare la ripresa per scongiurare un rischio recessione. “La crescita sta accelerando, ma a un ritmo più lento rispetto ad altri Paesi dell’Eurozona – ha detto – E bisogna continuare ad alimentare questa ripresa, anche se il sentiero è stretto. La strada per raggiungere un tasso di crescita maggiore è lunga. Ma le riforme attuate fino a oggi hanno finalmente iniziato a mostrare i loro effetti strutturali”. Avanti così, dunque. Con le riforme.