È stato lanciato da Jacobi Asset Management e per ora è autorizzato alla vendita in Olanda e Regno Unito, ma la società ha già avviato l’iter per la registrazione in altri mercati Ue
È dell’Europa il primo Etf spot sul Bitcoin. L’America è da un po’ che aspetta. Al vaglio della Sec ci sono le richieste di quotazione di diversi asset manager, tra cui BlackRock, Invesco, WisdomTree, VanEck, Bitwise e 21Shares (in collaborazione con Ark Invest. A oggi, però, la Consob a stelle e strisce non si è ancora espressa. Avrebbe dovuto pronunciarsi lo scorso 31 agosto, ma ha deciso di rinviare la decisione a fine ottobre. Il via libera, comunque, è solo questione di tempo, visto che la D.C. Circuit Court of Appeals si è espressa a favore di Grayscale Investments nella causa che contestava la mancata autorizzata della Sec alla conversione del trust di Grayscale in un Etf spot sul bitcoin. E nell’attesa che negli Usa si sbrogli questa intricata matassa, Jacobi Asset Management ha bruciato tutti sul tempo e ha quotato sull’Euronext di Amsterdam il suo fondo spot sul bitcoin, il Wilshire Bitcoin Etf. “È entusiasmante vedere che l’Europa si sta muovendo prima degli Stati Uniti nell’aprire gli investimenti in Bitcoin agli investitori istituzionali che desiderano un accesso sicuro e protetto, come nel caso di un Etf – commenta Martin Bednall, Ceo di Jacobi Am – A differenza di altri prodotti già quotati sul mercato europeo che sono strumenti di debito (Etn, Exchange traded notes, ndr), il nostro fondo possiede direttamente l’asset sottostante, che è custodito da Fidelity Digital Assets, parte di Fidelity Investments. Il patrimonio, inoltre, è segregato, per cui gli investitori non devono sopportare nessun rischio emittente. L’Etf, infatti, è una cella protetta di una Protected Cell Company (Pcc, società a celle protette). Al momento il Wilshire Bitcoin Etf è l’unica cella protetta, ma in futuro potranno essere lanciati altri fondi come ulteriori celle protette della Pcc. Il diritto societario di Guernsey prevede che le attività e le passività di ciascuna cella protetta siano separate da ogni altra cella e dal nucleo della Pcc. Questa segregazione garantisce che non vi sia alcuna commistione tra i fondi”.
Il replicante di casa Jacobi, dunque, non è un fondo armonizzato Ucits (secondo la direttiva europea non è possibile costruire un Etf che replica un unico sottostante), ma è un Etf alternativo domiciliato nell’isola Guernsey (nel canale della Manica) e quindi soggetto alla regolamentazione del Gfsc (Guernsey Financial Services Commission). “Il Guernsey ha un doppio regime Aifmd (Alternative Investment Fund Managers Directive, ndr): il Regolamento Aifmd del 2021 e il Regolamento Aifmd (Marketing), sempre del 2021 – spiega Bednall – Il primo è utile solo se (e quando) l’Unione europea consentirà l’estensione del regime del passaporto Aifmd ai fondi Paesi terzi. Il Guernsey è stato esaminato dall’Esma due volte, e in entrambi i casi l’autorità europea ha raccomandato di estendere la passaportabilità dei fondi. A oggi, però, la Commissione europea non si è ancora pronunciata in merito. Così, dall’approvazione della direttiva Aifmd a oggi, il percorso di commercializzazione dei fondi di Paesi terzi (compresi quelli di Guernsey) nei Paesi Ue è avvenuto attraverso il regime di collocamento privato nazionale, attuato nella maggior parte dei Paesi ai sensi dell’articolo 42 della direttiva Aifmd – puntualizza – Invece di utilizzare un passaporto unico, il gestore del fondo domiciliato nel Guernsey deve registrare sia se stesso sia il fondo in ogni Paese in cui deve essere commercializzato. Questo percorso può essere utilizzato nella maggior parte dei Paesi Ue che hanno implementato questo regime”.
Per ora il Wilshire Bitcoin Etf è autorizzato alla vendita in Olanda e nel Regno Unito, “ma abbiamo già avviato l’iter per la registrazione in altri mercati dell’Unione europea”, conclude Bednall.
Nata nel 2022 per esplorare nuove frontiere della finanza green, la startup vuole diventare una boutique di venture capital a impatto di rilievo globale. E per farlo punta forte anche sull’Italia. Dalla partnership con Mirabaud AM ai nuovi fondi in cantiere, i piani del fondatore Fabio Sofia
Una conversazione con Simone Rosti, responsabile per l’Italia e Sud Europa di Vanguard, sulle dinamiche della gestione indicizzata e sulle prospettive di business che determineranno il futuro del comparto
I dati Refinitiv mostrano afflussi per 334 miliardi di dollari da gennaio a giugno 2023. Oltre 10mila miliardi il patrimonio. A incidere di più sono ancora le azioni, ma i bond si impongono come asset class più venduta. Cresce il peso degli Usa
Il Fondo Technology Transfer opera con una dotazione di 285 milioni di euro, con l’obiettivo di favorire la crescita delle startup che arrivano dalla ricerca
Nasce una nuova categoria di fondi europei a lungo termine in cui tutela dell’investitore, accessibilità ai mercati privati ed economicità per le case prodotto vanno finalmente a braccetto
Anche se è sottorappresentata nei portafogli globali, l’asset class si prepara a inaugurare una stagione di crescita. Un ruolo chiave, in questo passaggio, potrà essere giocato proprio dal nostro Paese ma servono supporto normativo e cambio di passo degli advisor. Retention, mass affluent e digitale le chiavi
Sviluppo di asset class e regolamentazione spingono il mercato dei fondi alternativi di lungo termine europei verso i 100 miliardi di euro entro il 2027. Giorgi (BlackRock): “Puntiamo in modo deciso su questo strumento. Ora possiamo davvero parlare di democratizzazione dei mercati private”
Il futuro dell’allocazione della clientela di fascia alta guarderà con sempre maggior attenzione agli alternativi illiquidi. Scala globale e integrazione Esg faranno la differenza, secondo Jeff Carlin, global head of Wealth Advisory Services della società
La McKinsey Global Private Market Review 2023 mette in luce le difficoltà del secondo semestre dello scorso anno portate dal cambio di regime macroeconomico. Ma le migliorate prospettive sull’allocazione degli investitori individuali e la spinta delle strategie sostenibili lasciano intravedere un orizzonte di crescita con pochi eguali nel risparmio gestito
Dalla ricerca 2022 di EY, la fotografia di un settore che conserva la sua attrattività ma si trova a dover affrontare alcuni cambiamenti radicali: il nuovo approccio degli investitori, la competizione per i talenti e l’ascesa dell’impact investing. Tre novità che potrebbero cogliere impreparata l’industria italiana
Lo stato attuale e le prospettive dell’industria dei fondi passivi in Europa nell’analisi a firma di Fabrizio Zumbo, director European Asset & Wealth Management Research di Cerulli Associates
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio