Per gli asset manager, mercoledì Powell resterà in stand-by. Ma entro fine anno è altamente probabile un nuovo aumento dei tassi. Riflettori puntati su dot plot e conferenza stampa
Jerome Powell, presidente della Fed
Se giovedì scorso la Banca centrale europeaha sorpreso con un nuovo rialzo del costo del denaro, mercoledì prossimo dalla Federal Reserve i mercati non si attendono colpi di scena. Come preannunciato a Jackson Hole dallo stesso presidente, Jerome Powell, l’istituto centrale statunitense dovrebbe infatti lasciare i tassi invariati per la seconda volta consecutiva. L’attenzione degli investitori è però massima: l’obiettivo è capire dal dot plot e dalle dichiarazioni post meeting quale sia la strategia successiva. Una nuova stretta entro fine anno è ancora altamente probabile.
D’altra parte, nei giorni scorsi è emerso che l’inflazione continua a essere elevata, come testimoniato dall’Ipc di agosto (+3,7%) e dai prezzi alla produzione (+1,6%) e all’importazione (-3%). E l’economia Usa continua a mandare segnali di buona salute, con la stragrande maggioranza degli economisti che ormai esclude un hard landing. Se quindi viene dato per certo (al 97%) che mercoledì i tassi resteranno al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, la possibilità di un ritocco di un quarto di punto nella riunione di novembre è data al 34%. Percentuale che sale al 50% quando l’orizzonte diventa la fine dell’anno. Non solo: i mercati attualmente prevedono tagli per circa 80 punti base nel 2024 e se, il Fomc dovesse rivedere al rialzo le sue proiezioni sui tassi per il prossimo anno, c’è da spettarsi un rinnovato interesse per il dollaro e pressioni al ribasso sulle azioni globali.
Erik Weisman, chief economist e portfolio manager di Mfs Im
“Qualsiasi colpo di scena della riunione potrebbe scaturire da potenziali modifiche al Summary of Economic Projections, ai ‘punti’ e al tono della dichiarazione e della conferenza stampa”, osserva Erik Weisman, chief economist e portfolio manager di Mfs Im, secondo cui il mercato sarà alla ricerca di qualsiasi segnale che indichi se la Fed propenda per un’altra stretta entro fine anno o per una pausa prolungata. Difficile comunque, a suo dire, che Powell manifesti un’inclinazione dovish, dal momento che vorrà mantenere la possibilità di intervenire nuovamente sul costo del denaro senza sconvolgere il mercato. “Allo stesso tempo, però, il presidente probabilmente porrà l’accento sulla fiducia nei dati che consentiranno di ottenere nuove informazioni sui mercati del lavoro e sull’inflazione prima di prendere una decisione”, precisa.
Quanto al 2024, il mercato si concentreràsull’eventuale modifica del numero di tagli previsti, nonché su eventuali cambiamenti nelle proiezioni di crescita del Pil, del tasso di disoccupazione e dell’inflazione Pce di base. “Queste informazioni possono aiutare a capire se la Fed si stia orientando verso una strategia di mantenimento dei tassi alti per un periodo di tempo lungo, piuttosto che verso un nuovo aumento del tasso di riferimento”, sottolinea Weisman.
Secondo Martin van Vliet, global macro strategist di Robeco, è molto probabile che il Fomc effettui un’ulteriore stretta di 25 punti base a novembre. “Un nuovo rialzo significa correre il pericolo di un inasprimento ingiustificato: tale rischio sarebbe più elevato se i tassi venissero aumentati a settembre piuttosto che a novembre, in quanto il mercato attualmente attribuisce una bassa probabilità a un ritocco questo mese”, spiega. D’altra parte, a suo parere, se la stretta si fermasse, gli operatori potrebbero anticipare le attese sui futuri tagli, provocando un prematuro allentamento delle condizioni finanziarie. “Ciò sarebbe poco auspicabile per la Fed. Minerebbe la sua credibilità nella lotta all’inflazione e un danno del genere sarebbe difficile da riparare”, chiarisce.
Sulla stessa lunghezza d’onda Sean Shepley, senior economist di Allianz Global Investors, secondo cui Powell e colleghi non hanno ancora terminato il loro lavoro. “Spesso, la flessione dell’inflazione dopo un picco è stata interrotta da episodi di risalita, come quello minacciato dal recente rincaro del petrolio”, fa notare. Per questo, a suo parere, è probabile che la prossima settimana la Fed manterrà i tassi di interesse invariati. E che le sue previsioni continueranno a segnalare un ulteriore aumento prima di fine anno e potenzialmente a ridurre le attese sui tagli al 2024.
Per Global X, le aziende non sono mai state così profittevoli. E non c’è motivo di temere la concentrazione di mercato. Dalla difesa ai data center ecco i settori pronti a sovraperformare
L’economia britannica chiude il quarto trimestre in timida espansione dello 0,1%, smentendo le attese di una contrazione. Per gli analisti, una boccata d’ossigeno che però non cambia il quadro (grigio)
Un sondaggio di Carne Group rivela che otto manager su dieci si attendono un incremento dei lanci nei da qui a dicembre. Con il 42% convinto di vedere una crescita “marcata”. Atteso un rafforzamento anche a livello dei flussi. E a fare da traino saranno soprattutto i mercati privati
Per gli esperti è difficile distinguere la retorica o le tattiche di negoziazione da quelle che saranno le politiche effettive. Tuttavia, le misure proposte dalla nuova amministrazione USA potrebbero avere un grande impatto
Uno studio Schroders mostra che la tesi del ‘gioco a somma zero’ è stata fraintesa. E che l’aumento degli investimenti non allocati in base ai pesi del mercato favorirà sempre di più la gestione attiva
A gennaio prezzi in risalita oltre le attese. I mercati vedono uno slittamento della prossima sforbiciata, ma per alcuni gestori Powell potrebbe non tagliare affatto quest’anno
Il patron di Space X si propone di rilevare la società ideatrice di ChatGPT insieme a una cordata. Obiettivo: unirla alla sua xAI. Ma il ceo Altman sbatte la porta: “No grazie”. Per gli asset manager, la notizia basterà a risollevare il comparto. E favorirà Tesla
Il metallo giallo continua a mantenere il suo status di bene rifugio, ma buone prospettive arrivano anche dall’argento, per le sue applicazioni in ambito industriale
Davanti al Senato USA, il presidente ribadisce che l’economia è forte e l’inflazione elevata. E spiega che il tasso neutrale è ormai aumentato “in modo significativo”
Il mercato nipponico sta vivendo una rinascita e le valutazioni sono più che appetibili. Ma la svolta non è esente da rischi. Ecco come muoversi secondo Hsbc AM e Comgest
Tutto pronto per la 31ª edizione del Congresso, in programma il 14 e 15 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino. Al centro dell’evento, trasmesso integralmente da FR|Vision, il futuro del mercato dei capitali tra geopolitica, dinamiche di crescita e sviluppi dell’AI. Intervista al presidente dell’associazione
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio