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L’industria chiude il mese con afflussi per 4,2 miliardi di euro e masse in crescita a 2.504 miliardi. Fondi aperti stabili, mentre si rafforzano le gestioni patrimoniali. Obbligazionario la categoria più amata, ma recuperano anche gli azionari
L’inversione di marcia del risparmio gestito italiano non accenna a fermarsi. L’industria tricolore ha infatti archiviato il mese di novembre con una raccolta positiva per 4,2 miliardi di euro e si è così lasciata definitivamente alle spalle il periodo di difficoltà vissuto con la stretta monetaria delle banche centrali. Lo certifica la consueta Mappa Assogestioni, che mostra come il patrimonio sia riuscito a superare i 2.500 miliardi. Un risultato cui ha contribuito anche un effetto performance tornato ampiamente positivo.
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Fondi aperti stabili, bene le gestioni patrimoniali
Scendendo nel dettaglio dei dati raccolti dall’Ufficio Studi dell’Associazione, è possibile osservare come la corsa dei mercati finanziari sia valsa una rivalutazione del patrimonio dell’1,6% per un risultato finale pari a 2.504 miliardi di euro. Sul fronte dei soli fondi aperti, la categoria a maggiore partecipazione da parte degli investitori retail, lo stesso fenomeno è valso invece un +1,5% e ha compensato una raccolta sostanzialmente stabile (+15 milioni). Le gestioni di portafoglio hanno infine chiuso il mese con una raccolta netta di 4,12 miliardi, di cui 832 milioni afferenti alle gestioni retail e 3,29 miliardi a quelle istituzionali.
Gli obbligazionari continuano a correre
Per quanto riguarda i segmenti, la mappa registra l’ennesima performance positiva dei fondi obbligazionari. Questa famiglia di prodotti si è infatti distinta per una raccolta di 1,8 miliardi di euro mentre gli azionari hanno archiviato il periodo con afflussi per 1,39 miliardi.
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