Francia nel caos, gestori divisi: via dagli Oat o un’occasione per comprare?
Secondo gli analisti, quella di Parigi sarà una crisi ‘a combustione lenta’: la volatilità è assicurata e lo spread salirà. Ma sul da farsi ci sono view diverse
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Il risparmio gestito italiano riparte a spron battuto dopo la pausa estiva. L’industria ha infatti archiviato il mese di settembre con una raccolta positiva per 869 milioni di euro, mentre il patrimonio è salito da 2.406 a 2.434 miliardi del periodo precedente. È quanto emerso dalla consueta Mappa di Assogestioni, che mostra come il settore continui a essere attraversato da un fenomeno su tutti: l’interesse degli investitori per i fondi obbligazionari.
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Per quanto riguarda i fondi aperti, la raccolta netta del mese si è attestata a 632 milioni di euro. Ma a fare bene sono stati anche i fondi chiusi, che hanno attratto risorse per 84 milioni. Ancora a due velocità invece le gestioni patrimoniali, con quelle retail in positivo per 659 milioni e le istituzionali sotto di 506 milioni. Da segnalare un effetto performance che l’ufficio studi dell’Associazione quantifica in +1,1% per il mercato complessivo e dello 0,9% per la categoria a maggiore partecipazione del pubblico al dettaglio.
Quanto ai prodotti, la Mappa certifica come il rally dei fondi obbligazionari non intenda fermarsi. Questi strumenti hanno infatti contribuito al risultato complessivo con una raccolta di 2,38 miliardi, dato che porta il totale di afflussi da inizio anno a quota 36,17 miliardi di euro. Azionari e flessibili hanno invece registrato deflussi rispettivamente per 826 e 440 milioni di euro. In calo anche i monetari (-1.267 miliardi) mentre i bilanciati sono stati destinatari di 791 miliardi.
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