Private banking, semestre record: già raggiunto il target 2023
Le masse salgono del 2,5% a 1.057 miliardi. Merito di una raccolta netta di 13 miliardi e al contributo positivo dei mercati. Vola l’amministrato, cresce la consulenza a pagamento
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I dati preliminari della mappa di Assogestioni di marzo fotografano un leggero calo sul fronte della raccolta che vede deflussi per 6,04 miliardi di euro nel mese ma a fronte di masse in aumento.
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Nello specifico, il patrimonio gestito dall’industria tricolore si è attestato a oltre 2.255 miliardi di euro, in controtendenza rispetto al mese precedente con una crescita di quasi 12 miliardi. A influire sulla dinamica, un effetto mercato che l’Ufficio Studi di Assogestioni stima positivo dello 0,8% dopo quello a segno meno che aveva contraddistinto il periodo precedente.
La raccolta netta appare invece penalizzata dai 6,4 miliardi di euro di deflussi registrati dai mandati istituzionali nel corso del mese. Si tratta di una cifra riconducile per lo più un gruppo ristretto di operatori da fattori interni sostanzialmente indipendenti dell’evoluzione del mercato. In miglioramento, invece, il quadro del segmento retail, dove si registrano flussi in entrata per 920 milioni.
Scendendo nel dettaglio dei fondi aperti, che hanno perso 642 milioni nel mese e 1,6 miliardi di euro nel trimestre, si evidenzia il consolidamento dei trend che hanno contraddistinto l’avvio dell’anno. In primo luogo, l’allungo degli azionari: a marzo questi strumenti hanno infatti attratto nuove sottoscrizioni per un ammontare di 588 milioni di euro, dato che porta il valore complessivo da gennaio 2023 a 3,6 miliardi.
Cresce anche l’appetito degli investitori per i prodotti obbligazionari. Se a febbraio i nuovi afflussi erano valsi al segmento 570 milioni di euro, marzo porta in dote alla categoria oltre 2 miliardi di nuovi capitali. Si attesta così a 3,196 miliardi la raccolta dell’asset class da inizio anno.
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Confermata, invece, la disaffezione degli investitori italiani per i fondi bilanciati e flessibili: marzo ha infatti visto un’accelerazione dei deflussi per entrambe le categorie, con i primi che hanno perso 1,1 miliardi (per un totale di 2,5 da inizio anno) e i secondi negativi per 1,7 miliardi (4,8 da inizio anno).
Per quanto riguarda le performance dei singoli gruppi, i dati preliminari evidenziano come Allianz abbia registrato la raccolta netta migliore con +415,5 milioni di euro. Seguono a distanza Gruppo Monte dei Paschi e Gruppo Mediobanca con 278,3 e 267,3 milioni.
In coda alla classifica si posizionano Gruppo Generali, con -2,8 miliardi di euro e Poste Italiane, con -2,1 miliardi e il Gruppo Intesa San Paolo, a quota -865,4 milioni. “In merito ai dati pubblicati da Assogestioni sull’industria del risparmio gestito in Italia nel mese di marzo 2023”, si legge in una nota del Gruppo Generali, “il risultato di raccolta registrato è dovuto principalmente a flussi dei mandati assicurativi gestiti per conto del Gruppo”.
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