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Con tutta probabilità, il nuovo governatore punterà a rianimare l’economia indiana. E metterà in secondo piano il problema inflazione
Inflazione elevata e crescita a rilento. Quella che attende il neo governatore della Reserve Bank of India, Sanjay Malhotra, è la sfida che affligge la maggior parte dei suoi colleghi in giro per il mondo, e che in molti hanno già ribattezzato ‘mission impossible’. Il suo arrivo al piano più alto dell’istituto centrale indiano dovrebbe però segnare un cambio di rotta e aprire a una svolta sui tassi con l’obiettivo di rianimare la quinta economia del mondo. Anche se è tutto da vedere con quali effetti sui prezzi.
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Un inizio in salita
Il mandato triennale dell’ormai ex segretario delle Entrate del governo di New Delhi parte l’11 dicembre segnato dall’operato del suo predecessore Shaktikanta Das. Venerdì scorso il governatore uscente ha infatti deciso di lasciare i tassi invariati al 6,25% per l’undicesima, riunione consecutiva. Una scelta sensata di fronte a un carovita che in ottobre è salito al 6,21% e ha superato di molto l’obiettivo della banca centrale del 4%, ma non gradito dall’esecutivo di Narendra Modi. Attualmente la priorità politica sembra essere infatti quella di rimettere in carreggiata un’economia che nel terzo trimestre è rallentata al 5,4% dal 6,7% dei tre mesi precedenti, registrando la performance peggiore da due anni. Das, he sedeva su quella poltrona da cinque anni e si è guadagnato ampia stima per la sua gestione stabile della valuta e per la regolamentazione dell’industria finanziaria indiana, finora ha invece deciso di tenere fede al mandato dell’istituto centrale cercando soprattutto di frenare i prezzi.
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Per questo motivo, con l’arrivo di Malhotra, i mercati hanno subito iniziato a sperare in una gestione diversa della politica monetaria, necessaria insieme a quella fiscale per rilanciare l’attività economica. Con i suoi studi a Princeton e oltre trent’anni di esperienza politica, il nuovo governatore della RBI per ora può contare sulle previsioni che danno l’inflazione in ritirata a novembre. Secondo Rahul Bajoria, responsabile della ricerca economica sull’India e sull’Asean di BofA Securities, i prezzi delle verdure stanno infatti mostrando i primi segni di rallentamento e anche quelli dell’olio alimentare si vanno stabilizzando dopo gli aumenti delle tasse. Inoltre, il raccolto di questa stagione dovrebbe agire da ammortizzatore nel medio termine. Malhotra dovrà poi anche occuparsi di riformare il settore bancario, per renderlo pronto a sostenere la crescita economica e la digitalizzazione finanziaria. E dovrà portare avanti le misure pensate per far sì che tutta la popolazione riesca a beneficiare dell’espansione indiana. Un’agenda non facile, ma che grazie alla sua competenza nell’amministrazione finanziaria e nell’elaborazione di politiche economiche, a detta di molti commentatori, può permettersi di affrontare.
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