1 min
A sostegno del metallo prezioso, la sua caratteristica di bene rifugio e la potenziale inversione di rotta delle banche centrali. La scossa per il greggio, invece, arriva dai tagli alla produzione e dal calo delle scorte
C’è una ghiotta opportunità all’orizzonte, che si chiama oro. E non solo perché rappresenta il classico bene rifugio in uno scenario di possibile recessione a livello globale. L’oro è un’occasione anche perché la Federal Reserve potrebbe essere vicina a un cambio di rotta della sua politica monetaria restrittiva, che il consensus di mercato intravede già nel primo trimestre 2024. E storicamente, quando la banca centrale taglia i tassi di interesse, il prezzo del lingotto tende a salire. Ma oltre al metallo giallo, tra le commodity, si sta mettendo in evidenza anche il petrolio, con il future sul crude oil che in soli tre mesi ha fatto registrare un balzo di oltre il 40%, abbandonando i minimi di maggio a 63,64 dollari al barile e raggiungendo quota 90 dollari. Un trend che, a causa degli ulteriori tagli alla produzione previsti e delle recenti tensioni in Medioriente, potrebbe proseguire per tutto il 2023 e portare le quotazioni a ridosso dei 100 dollari al barile.
📰 Leggi anche “Commodities, i fondi azionari migliori al giro di boa 2023“
L’onda gialla dell’oro …
Gli ultimi dati macro pubblicati negli Stati Uniti hanno alimentato l’aspettativa che la Fed si stia avvicinando alla fine del suo ciclo di rialzi dei tassi e hanno sostenuto i prezzi dell’oro, che ora si mantengono saldi a ridosso dei 1.950 dollari l’oncia. In particolare, negli ultimi mesi, “il metallo giallo ha mantenuto gran parte dei suoi guadagni, nonostante i mercati elaborassero un’altra stretta da parte della Fed e un aumento del 3% dello U.S. Personal Consumption Expenditures Price Index (l’indicatore di inflazione preferito dai banchieri centrali), che è il principale indicatore di inflazione preferito dalla Fed”, sottolinea Joe Foster, portfolio manager per le strategie sull’oro di VanEck. Un segnale che fa ben sperare sulla sostenibilità del trend rialzista, come conferma anche Benjamin Dubois, head of overlay di Edmond de Rothschild Asset Management: “Nonostante l’attuale livello elevato, con il lingotto che è a soli sei punti percentuali dal suo massimo storico di 2.063 dollari l’oncia, il contesto di mercato rimane favorevole”. Gli elementi che giocano a favore del metallo giallo sono diversi, a partire dalla sua capacità di …

Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.
.