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Da marzo ad agosto, queste strategie sono cresciute del 7% nei portafogli. Azionari in testa, con USA e large cap preferiti. Per gli obbligazionari aumento dell’8%. Lo studio Janus Henderson
La parola d’ordine tra gli investitori europei è tornata ad essere gestione attiva. In un contesto complicato, tra tensioni geopolitiche ed economiche, l’esposizione ragionata dei portafogli ha infatti registrato un aumento del 7%. Lo rivela l’ultima edizione del report Portfolio Panorama curato dal team Portfolio construction and strategy di Janus Henderson, che segnala come la persistente volatilità dei tassi di interesse abbia fatto cresce dell’8% le strategie a reddito fisso le abbiano rese il principale motore del fenomeno.
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Fondi azionari in testa
Lo studio ha analizzato oltre 25 mila portafogli modello per quasi 6.500 clienti globali nel semestre marzo-agosto 2025. Ne emerge che gli investitori europei hanno mantenuto una forte propensione verso l’equity, con i fondi azionari che rappresentano il 52,7% dell’allocazione media. Le large cap dominano con il 72% mentre le società a media capitalizzazione si fermano al 20%, evidenziando una preferenza per dimensione, liquidità e stabilità in condizioni di mercato incerte. Sempre all’interno della componente azionaria, si registra poi un incremento di cinque punti percentuali per i titoli USA, la cui quota arriva quindi al 50% riflettendo la tendenza a cercare la resilienza percepita in un contesto di volatilità globale. Nel frattempo, l’equity europeo e britannico rappresenta il 35% delle allocazioni complessive. Un dato che, se confrontato con una ponderazione di circa il 15% nell’indice Msci All Country World Index (ACWI), fotografa tra gli investitori europei una marcata preferenza regionale. La rotazione settoriale è stata infine particolarmente evidente nel comparto industriale, che ha guadagnato terreno tra gli investitori e che talvolta è considerato un barometro dell’economia globale. L’esposizione al segmento è aumentata dal 10% al 15%, segnalando ottimismo per la crescita. Questo cambiamento è avvenuto a scapito dei settori tecnologico e finanziario, che hanno entrambi registrato un calo del 2% e oggi rispettivamente al 24% e al 15%.
Fixed income sempre centrale
I fondi a reddito fisso hanno continuato a svolgere un ruolo centrale nella costruzione del portafoglio, rappresentando il 31,9% delle allocazioni totali nel semestre marzo-agosto. L’aumento dell’8% per le strategie del gruppo gestite attivamente, secondo gli esperti di Janus Henderson, evidenzia quanto gli investitori cerchino flessibilità e gestione del rischio in un contesto di tassi in evoluzione. L’eccezionale volatilità del mercato obbligazionario li ha spinti a concentrarsi sull’obbligazionario, sulla durata più breve e sulle strategie attive. “Ci sono evidenze crescenti che mostrano come gli investitori abbiano dimostrato un’elevata resilienza all’attuale incertezza geopolitica e mostrato invece un grado piuttosto elevato di ottimismo”, fa notare dalla società Matthew Bullock. Quanto all’evidente ritorno alle strategie attive, l’head of portfolio Construction and strategy Emea & Apac conclude che “stiamo entrando in un periodo in cui ci saranno più vincitori e vinti”.
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