Una conversazione con Fabio Osta, head of the Alternatives Specialists Team in EMEA Wealth di BlackRock, sulle potenzialità dei nuovi veicoli per accedere ai private markets
Fabio Osta, head of the Alternatives Specialists Team in EMEA Wealth di BlackRock
Il quadro normativo è ancora in fase di assestamento ma le mosse degli operatori di mercato sono già partite e le attese per i risultati futuri non sono mai state così alte. Sebbene l’iter per l’approvazione degli standard tecnici di Eltif 2.0 non sia ancora concluso, il percorso è ormai in dirittura d’arrivo e le aumentate possibilità di diversificazione e personalizzazione spingono sempre più case di gestione a investire nell’innovazione di prodotto.
FocusRisparmio ha incontrato Fabio Osta, head of the Alternatives Specialists Team in EMEA Wealth di BlackRock, per sapere come il più grande asset manager al mondo si sta preparando per quella che viene annunciata come una delle più grande opportunità del recente passato dell’industria.
Il caso degli ETF dimostra come il wrapper possa essere un elemento decisivo nel determinare le preferenze degli investitori. Possiamo aspettarci una “dinamica simile” dato il perfezionamento degli ELTIF? Quali sono le previsioni di diffusione e le ragioni della crescita futura?
I fondi di investimento europeo a lungo termine (Eltif) si presentano come dei wrapper di investimento unici nel loro genere, in quanto consentono di distribuire strategie di investimento nei mercati privati a tutti i tipi di investitori in Europa, migliorando l’accessibilità, ad esempio attraverso l’uso di strutture Evergreen. Riteniamo che questa innovazione, sia da un punto di vista normativo che strutturale, ridurrà la complessità operativa, snellirà l’offerta di prodotti per gli investitori e affronterà il “pregiudizio della liquidità”, una storica barriera all’ingresso per questa asset class. Verosimile ipotizzare che gli Eltif diventeranno il veicolo preferito per la distribuzione nei mercati privati, proprio come gli UCITS lo sono diventati per i wealth manager per i mercati pubblici.
Il fattore liquidità e l’elemento educativo sono fondamentali per garantire che un pubblico più ampio di investitori possa accedere ai mercati privati in modo consapevole e protetto. Come affronta BlackRock questo tema?
La sfida legata alla liquidità percepita ha tradizionalmente scoraggiato gli investitori dall’investire nei mercati privati, con strategie chiuse che richiedono lunghi periodi di lock-up e che non hanno la flessibilità dei fondi comuni, degli ETF e dei conti di risparmio. In risposta a questo scenario, solo apparentemente consolidato, pensiamo sia importante concentrarsi sulla formazione e questo è un aspetto che in BlackRock abbiamo privilegiato, in particolar modo attraverso il lancio della BlackRock Alternatives Academy, un programma educativo creato esclusivamente per i consulenti e i partner distributori nell’area EMEA. Anche l’innovazione di prodotto è fondamentale, in quanto può offrire maggiore flessibilità agli investitori, incoraggiando così un’allocazione più equilibrata, e a lungo termine, sui mercati privati.
L’aumento delle strategie aperte, simili ai fondi comuni di investimento, combinato con un focus sull’innovazione operativa e la gestione della liquidità, dovrebbe contribuire ad aumentare la scalabilità e il successo degli Eltif. Inoltre la liquidità regolare dei fondi Evergreen consente un’allocazione delle risorse granulare e dinamica, mentre educare gli investitori sul fatto che si tratta di investimenti a lungo termine e che dovrebbero essere valutati nel contesto del “Whole portfolio”, oltre a una gestione della liquidità robusta, sono elementi chiave per garantire un’esperienza positiva all’investitore.
Quale sarà il ruolo dei mercati privati (e degli Eltif) in un portafoglio Wealth nei prossimi 5 anni e quali sono le strategie più mirate?
Nei prossimi cinque anni, si prevede che i mercati privati e gli Eltif diventeranno parte integrante dei portafogli wealth, superando lo status di asset class “alternativa”. Il BlackRock Investment Institute (BII) suggerisce che, per alcuni investitori, gli asset privati potrebbero comprendere fino al 20% di un portafoglio diversificato, rispetto alla tradizionale ripartizione 60-40 tra azioni e obbligazioni a una distribuzione 50-30-20 tra azioni, reddito fisso e mercati privati. Questo cambiamento riflette l’evoluzione delle dinamiche di mercato, in particolare i modelli di correlazione tra azioni e obbligazioni pubbliche.
Il mercato degli Eltif ha raggiunto i 13,6 miliardi di euro alla fine del 2023, e l’ Alternative Investment Management Association stima un flusso di circa 100 miliardi di euro nei prossimi anni.
BlackRock, in prima linea nel mercato degli Eltif, ha lanciato quattro fondi dal 2018 con impegni da 16 Paesi per un totale di oltre 1,4 miliardi di dollari (dato al 30/06/2024). Sulla base di questo successo, continueremo a lavorare su nuovi strumenti in grado di offrire un accesso sempre piu’ agevole agli investimenti del mercato privato. Una espansione che riflette l’impegno di BlackRock nel fornire ai partner distributivi facilità operativa e opzioni di allocazione strategica delle risorse nei mercati privati.
Perché la distribuzione digitale può essere cruciale anche in un settore complesso come quello dei mercati privati?
La distribuzione digitale sta guadagnando terreno e oggi rappresenta l’11% degli AUM del mercato. Storicamente la dibattuta complessità dei prodotti dei mercati privati, non era riuscita ad attrarre i distributori digitali. Gli Eltif, in quanto prodotti altamente regolamentati, possono offrire diversificazione e protezione agli investitori, riducendo in parte questa complessità percepita. Non a caso, crescono le strategie digitali innovative a sostegno della distribuzione degli Eltif, tra cui le risorse educative per gli investitori per comprendere i vantaggi del mercato privato; i processi digitali per la valutazione dell’idoneità e dell’adeguatezza; gli strumenti per gli investitori per analizzare come i mercati privati possono migliorare i loro portafoglii
La boutique milanese, attraverso un team dedicato, intende rafforzare i servizi di wealth management, in risposta alle esigenze di una clientela con alto patrimonio sempre più sofisticata
La casa di gestione punta a cavalcare la democratizzazione degli alternativi. E ha affidato a Federico Vettore una struttura dedicata nell’ambito della sua divisione Investment Management. Dalle strategie multi-asset alla comunicazione, la ricetta del manager per spingere su un mercato in espansione
All’indomani dell’OPA (conclusa) su Intermonte SIM, la banca punta a sviluppare servizi e prodotti sempre più innovativi, con uno sguardo non solo agli investimenti ma anche alla protezione
Il Gruppo lavora ad un piano di sviluppo per fornire servizi sempre più sofisticati, con una gestione personalizzata, che integra anche l’advisory, il credito long board e il private market.
L’industria segna un calo annuo del 9,5% sui flussi in entrata ma si conferma in crescita nel lungo periodo. E raggiunge il decimo posto in Europa per investimenti. Eppure, pochi operatori esteri e troppo focus sulle operazioni pre-seed rallentano il passo. La fotografia nel report di P101
Con 11 miliardi di raccolta da gennaio a novembre 2024, la società di wealth management si colloca al primo della classifica Assoreti. Il condirettore generale spiega i fattori che hanno premiato e le sfide per i prossimi mesi
Il mercato è concentrato, con i primi cinque gestori che detengono l’83% del totale delle risorse investite: iShares guida la classifica con 1,6 miliardi di euro in gestione e una quota pari a oltre il 40%
La banca USA ha intervistato 338 strutture che gestiscono le grandi ricchezze delle famiglie, comprese quelle europee. Per tutte è tempo di investire la liquidità e modificare il modello di business. Ecco in che modo
Secondo il rapporto Aifi-Pwc, la raccolta è arrivata a 2,8 miliardi (+43%). Sul mercato si riaffacciano le grandi operazioni. Cipolletta: “Capitali privati cruciali per il piano Draghi, ma il progetto del fondo di fondi va ampliato”
La market cap di Intesa, Unicredit e Bpm è cresciuta del 25% dal 2021 al 2023. Mentre per gli altri istituti, eccetto quelli spagnoli, si è ridotta. Merito degli utili ma anche delle aspettative degli investitori. Lo studio di Excellence Consulting
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio