Per Delledonne di Global X, un successo di Harris spingerebbe rinnovabili e green. Tecnologie per la difesa il segmento su cui puntare se vincesse Trump. Ma le infrastrutture sono un tema trasversale
Kamala Harris, candidata democratica alla presidenza USA
Con la conferma di Kamal Harris come candidato democratico alla Casa Bianca e la scelta affiancarle di Tim Walz in qualità di vice, le elezioni presidenziali americane ripartono a spron battuto dopo la ‘pausa’ legata al ritiro di Joe Biden. Ecco allora che gli investitori, ancora scottati dal sell-off globale che ha coinvolto i mercati nell’ultima settimana, ricominciano a interrogarsi su come posizionarsi per non rimanere spizzata dell’esito delle urne. Per Morgane Delledonne, head of Investment Strategy Europa di Global X, un successo dem potrebbe infatti spingere rinnovabili e green mentre la vittoria di Trump darebbe impulso alle tecnologie per la difesa. Anche se un segmento è destinato a restare trasversale per importanza: le infrastrutture.
Morgane Delledonne, head of Investment Strategy Europe di Global X
Secondo Delledonne, la corsa alla Casa Bianca si è fatta di nuovo serrata. “I mercati delle scommesse assegnano ad Harris una probabilità di vittoria del 52% contro il 48% di Trump”, spiega l’esperta, sottolineando come l’ex vice di Bice sia in leggero vantaggio anche in molti degli Stati in bilico: dall’Arizona al Nevada fino al Wisconsin. “L’avanzata della leader nei sondaggi su base nazionale è stata trainata soprattutto dalla crescita del gradimento tra i democratici e gli indipendenti”, è la lettura della manager di Global X, che vede la candidata più forte sia del suo predecessore sia del suo rivale.
Energia pulita per sfruttare la vittoria di Harris
Per quanto riguarda la politica economica, Harris si è detta contraria al Tax Cuts and Jobs Act voluto da Trump sette anni fa e in scadenza nel 2025. In caso di sua vittoria e di conseguente abrogazione della misura, che ha ridotto le imposte sul reddito delle società dal 35% al 21%, Delledonne stima dunque un impatto negativo sul 10% delle multinazionali statunitensi che ne hanno beneficiato maggiormente. Uno scenario che può dipendere però molto anche dalla futura composizione del Congresso USA. Dove invece l’esperta vede una chiara opportunità per gli investitori nell’ipotesi di Harris presidente sono invece i temi legati all’energia pulita. “I Democratici sono sempre stati a favore di un forte sostegno federale per le rinnovabili e si prevede che l’orientamento verso sostanziali investimenti o incentivi per le infrastrutture di energia pulita dovrebbe continuare”, spiega l’esperta. Che sottolinea come già l’Inflation Reduction Act e il CHIPS Act, forieri di 500 miliardi di nuove spese e agevolazioni fiscali, siano stati concepiti proprio per aumentare la competitività del Paese in sistemi come le batterie per veicoli elettrici e i semiconduttori.
In caso di onda rossa, cioè se dovesse vincere Trump e il Congresso risultasse a netta maggioranza repubblicana, non solo l’IRA potrebbe venire abrogata almeno parzialmente ma tutte le misure sulla sostenibilità adottare finora rischierebbero di essere fortemente ridimensionate. In un simile scenario, Delledonne suggerisce agli investitori di porre piuttosto l’accento sulle tecnologie militari. “Proposte come quella del senatore Roger Wicker, che punta ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL e aggiungere 55 miliardi di dollari al bilancio della difesa per l’anno fiscale 2025, dimostra l’interesse per il tema”, spiega, sottolineando come l’amministrazione del tycoon abbia già aumentato notevolmente l’uso dei droni nell’Asia sud-occidentale e in Africa.
Infrastrutture trasversali
In ogni caso, c’è almeno un tema che appare a Delledonne ben posizionato indipendentemente dall’esito elettorale: le infrastrutture. Lo dimostra, a suo avviso, il fatto due delle principali misure a sostegno del comparto siano state accolte positivamente de entrambe le forze politiche: l’Infrastructure Investment and Jobs Act, che prevede 1.200 miliardi di dollari per i trasporti, e il CHIPS and Science Act of 2022, che mira a rafforzare le catene di approvvigionamento e la sicurezza nazionale dei semiconduttori. “È improbabile che il trend industriale dell’onshoring e della modernizzazione delle infrastrutture statunitensi siano influenzati dall’esito delle elezioni”, conclude l’esperta
Il “big beautiful bill” rischia di far aumentare il debito federale di altri tremila miliardi di dollari. E rinforza il ‘sell America’. Ecco i possibili impatti secondo i gestori
Il report UBS: il timore di una guerra commerciale sta spostando l’asset allocation verso i mercati liquidi. Meno private equity ed Emergenti, più gestione attiva e metalli preziosi. Solo una famiglia su due ha un piano di successione patrimoniale
Gli investitori prevedono di aumentare le allocazioni al reddito fisso e di diversificare tra aree geografiche e settori. Con una parola d’ordine: gestione attiva. La survey di Capital Group
I prezzi del Regno Unito tornano a riscaldarsi sia su base annua che a livello mensile. In ampliamento anche il dato core. E non è solo colpa dell’effetto ‘awful April’. Gli asset manager vedono una Bank of England più cauta: “Una sola sforbiciata entro fine anno e non prima di agosto”
L’analisi tecnica della società evidenzia trimestrali solide per i settori della tecnologia e della finanza. Ma nel secondo e terzo trimestre prevede una contrazione della spesa dei consumatori
Secondo la società, Stati Uniti verso la stagflazione. Ma l’ipotesi hard landing va scartata. Sui tassi Fed più cauta della BCE, che taglierà due volte e spingerà l'Eurozona. Occhi puntati su Germania e Italia
Se le nuove tariffe dovessero estendersi minerebbero la stabilità finanziaria. Per gli istituti si profila una possibile stretta al credito: bisogna diversificare i portafogli. Anche l’elevata domanda di oro è pericolosa
Per gli esperti di J.P. Morgan AM, il rally del Vecchio Continente non dipende solo dalla fine dell’eccezionalismo USA. Dal quadro macro agli stimoli fiscali, ecco cosa spinge la fiducia dei mercati e quanto durerà
Il ceo della sgr italiana specializzata svela a FocusRisparmio i piani della società dopo l’ingresso nel gruppo francese Sienna IM. Dai fondi tematici alle banche reti, ecco come e dove crescerà la società
Per il ceo Emea della società, l'equity del Vecchio Continente è in ascesa. Ma serve una sinergia tra pubblico e privato per mantenere alta l’attenzione
Il declassamento del rating fa tornare nel mirino Treasury, dollaro e azioni a stelle e strisce. Ma per gli analisti si tratta di un evento marginale: l’osservato speciale è il bilancio
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio